Era stato immortalato in un video mentre faceva il saluto romano e gridava “Duce duce”. Poi alla Lazio si meravigliano quando vengono definiti club fascista

La Lazio si offende quando il club viene etichettato come fascista. Ma francamente fanno molto poco per evitare che ciò accada. Più che un pregiudizio, è una fotografia. L’ultimo episodio riguarda Juan Bernabé il falconiere che fu sospeso perché immortalato in un video mentre faceva il saluto romano e gridava “Duce, duce” con i tifosi. Sciocchezzuole per la Lazio, visto che il falconiere fascio ieri sera è tornato al lavoro.
In un’intervista al Messaggero disse:
«Stimo Franco e Mussolini perché in Spagna e in Italia hanno fatto tante grandi cose».
Ieri sera è stato lui a far volare l’aquila Olympia prima di Lazio-Udinese 4-4.
Scrive Il Messaggero:
Sospeso per appena quattro partite. L’aquila vola soltanto in casa, dunque Juan Bernabé ha saltato Marsiglia, Fiorentina, Salernitana e Juve, comprese l’Europa League. Era stato sostituito prima dal fratello José Maria e poi dal genero Matteo, nelle precedenti gare. Un’anima della Lazio spingeva per tenerlo in punizione almeno sino a fine stagione. Invece, ora il club risponde: «È stato sanzionato e diffidato, l’eventuale recidiva comporterà il definitivo allontanamento come intimato alla società esterna di cui fa parte». Alla fine, prevale insomma la linea morbida del presidente Lotito: «Ha fatto una cavolata, ma è una brava persona e non può pagare in eterno».