Ambienti vicini al club interpretano così le sue parole di ieri: non è il momento di cambiare, viene prima la società, poi le persone
Il Corriere della Sera torna sulle parole pronunciate ieri da John Elkann sulla questione plusvalenze. Elkann ha richiamato tutti i ruoli rinnovati nel club, senza citare i nomi, compresi quelli del vicepresidente e del presidente.
«La Juventus ha un nuovo consiglio, un nuovo amministratore delegato, un nuovo direttore sportivo, un nuovo allenatore che con il vicepresidente e il presidente stanno affrontando i problemi in campo e fuori campo. D’altra parte in un percorso che si ha come società, i momenti di difficoltà esistono e quello che è importante è affrontarli. Ed è questo che sta accadendo in Juventus. Nell’affrontare le difficoltà ci si rafforza».
Le sue parole, scrive il quotidiano, interpretate da ambienti vicini alla Juve, indicano che non si procederà a rimuovere Agnelli dalla guida del club fino a quando la giustizia non avrà fatto il suo corso.
“Non ha pronunciato nomi ma solo ruoli. Insomma — è il sottotesto, confermato anche in ambienti bene informati a Torino — prima viene la società, poi le persone, siano o no cugini, come lo è il presidente Andrea Agnelli. La Juve esiste da oltre 120 anni e continuerà; i manager e i presidenti sono fungibili. Ma non è questo il momento di cambiare, è l’interpretazione che viene data delle scarne parole — è il suo stile — di Elkann: l’inchiesta faccia il suo corso, vediamo dove porterà; poi si vedrà quali decisioni prendere”.
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