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De Laurentiis sulla statua di Maradona: «Diego è il fuoco di Napoli, è giusto che rinasca dal fuoco»

«A che punto è il rinnovo di Insigne? Il capitano è il capitano. La domanda sul futuro la dovete fare a lui, non a me. Vorrei uno stadio vivace sette giorni su sette con un grande centro museale»

De Laurentiis sulla statua di Maradona: «Diego è il fuoco di Napoli, è giusto che rinasca dal fuoco»
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis

«Diego il fuoco di Napoli, è giusto che rinasca dal fuoco». Così il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che ha assistito nella giornata di ieri col sindaco Manfredi all’ultima colata della statua di Diego donata dall’amico-manager Stefano Ceci, che sarà presentata in pompa magna allo stadio prima di Napoli-Lazio la prossima settimana.

A margine dell’iniziativa, il Presidente ha anche rilasciato ai media alcune dichiarazioni.

Sulla presentazione della statua:

La presenteremo la settimana prossima, quando si giocherà Napoli – Lazio. C’è ancora disponibilità di tagliandi e dunque invito tutti i tifosi a venire: sarà una serata speciale, sia per la celebrazione in onore di Maradona che per il valore della partita che giocheremo. Fa piacere che il Comitato tecnico-scientifico abbia confermato la capienza degli stadi al 75%, ma invito tutti a non accalcarsi, a rispettare le norme

Ancora sulla statua, oltre che sulla prospettiva di un museo all’interno dello Stadio Maradona:

Molto probabilmente ci saranno anche dei duplicati della statua. Il nuovo Sindaco si è detto disponibile con la proprietà e con la società per modificare lo stadio Maradona, quindi con lui analizzeremo varie opportunità. Tra queste c’è l’idea di fare un grandissimo centro museale, che sia anche di grande intrattenimento. Un’idea che ho da sempre, che non sono ancora riuscito a realizzare: uno stadio vivace tutti e sette i giorni della settimana. 

Su Inter – Napoli:

Sono estremamente scaramantico. L’altro anno ci rimasi molto male quando andai a Reggio Emilia per la Supercoppa. Quindi ho detto: «anno nuovo, vita nuova»: abbiamo un nuovo allenatore, lo seguo quando si gioca in città, ma quando si gioca in trasferta devo costruire intorno a me un network di positività. Così, mi sono organizzato con degli amici: per scaramanzia andiamo sempre nella stessa casa e facciamo sempre le stesse cose, addirittura mangiamo le stesse cose. Così, fino ad ora, ci ha detto bene. Non voglio interrompere questa tradizione.

Sul rinnovo di Insigne:

Il capitano è il capitano. La domanda sul futuro la dovete fare a lui, non a me

Su Spartak Mosca – Napoli:

Per la trasferta a Mosca, vista la situazione legata al Covid in Russia, c’è grande apprensione. Già diverse settimane fa avevo proposto alla UEFA di trovare una soluzione che garantisse maggiore sicurezza. Ad esempio, disputare la gara in campo neutro. La mia idea non è stata presa in considerazione.

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