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«Cronaca di una morte annunciata», per la stampa catalana l’esonero di Koeman era “inevitabile”

I giornali avevano già i coccodrilli pronti. “Ma i calciatori – scrivono – soprattutto i veterani, sono responsabili quanto l’allenatore della crisi”

«Cronaca di una morte annunciata», per la stampa catalana l’esonero di Koeman era “inevitabile”
Barcellona (Spagna) 08/08/2021 - amichevole / Barcellona-Juventus / foto Image Sport nella foto: Ronald Koeman

Koeman, “cronaca di una morte annunciata”. La stampa spagnola, in particolare quella catalana, aveva già pronti i coccodrilli per l’allenatore del Barcellona esonerato appena passata la mezzanotte. “Agonia”, “inevitabile”, “il segreto di pulcinella”, sono le parole chiave del racconto della fine dell’avventura dell’olandese a Barcellona. Prima o poi doveva accadere. Il Rayo Vallecano del giovane e brillante Iraola (il profeta del lancio lungo) ha dato la spinta finale. E ha innescato la crisi finale.

“L’agonia del tecnico olandese è stata tanto lunga quanto drammatica – scrive Sport –  Le due sconfitte consecutive in campionato contro Madrid e Rayo hanno innescato una fine che era inevitabile. Ieri sera, sul volo di ritorno a Barcellona, ​​​​Laporta ha preso la decisione di abbattere l’eroe di Wembley. Xavi Hernández ha tutti i numeri per essere il sostituto, che potrebbe essere immediato”.

Laporta non si è mai fidato di Koeman. Era un segreto di Pulcinella. Il presidente non ha nascosto, in privato, i suoi dissapori calcistici con l’allenatore. Né ha evitato le critiche. Alcuni feroci. Ma lo ha sempre sostenuto pubblicamente, pensando davvero che il miracolo della resurrezione fosse possibile. Ovviamente, questo non è stato. Koeman non ha saputo cambiare la deplorevole deriva della squadra e Laporta non ha avuto altra scelta che accelerare un cambiamento che aveva programmato per la prossima estate”.

E ancora:

L’allenatore olandese non è l’unico responsabile della terribile debacle di questo Barça. L’eredità ricevuta da Bartomeu è pesata come una pietra. La triplice crisi sportiva, economica e istituzionale ha condizionato proprio tutto. E la squadra si è indebolita a livelli impensabili quattro mesi fa. La partenza di Messi e Griezmann, causata dalla terribile situazione finanziaria, ha fatto precipitare nella mediocrità una squadra che si è mostrata incapace di competere”.

“Ma i calciatori, soprattutto i veterani, sono responsabili quanto l’allenatore dell’immagine imbarazzante offerta“.

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