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Stefano Salvati: «Ho lanciato io Angelina Jolie nel videoclip Alta Marea di Venditti»

Il regista definito il “Fellini del videoclip” all’Avvenire: «Mi paragonano a Fellini, nel campo dei videoclip, per il mio modo di girare un po’ surreale, ma io con lui nel ’91 ci avevo lavorato per davvero»

Stefano Salvati: «Ho lanciato io Angelina Jolie nel videoclip Alta Marea di Venditti»

Stefano Salvati, definito da molti il “Fellini del videoclip”, autore dei video di tantissimi artisti da Sting agli Aerosmith, da Vasco a Ramazzotti, da Zucchero a Bocelli a Renato Zero, Laura Pausini, Giorgia, Gianna Nannini, Morandi e persino Pavarotti, racconta all’Avvenire come ha lanciato Angelina Jolie

«Fui io a lanciare una sconosciuta Angelina Jolie. Avevo appena fatto con Vasco Rossi il videoclip de Gli spari sopra, era il 1992 e facevo avanti e indietro con gli Stati Uniti. Lì decisi con Venditti di girare il video di Alta marea per l’album Benvenuti in paradiso. Facciamo il casting per la protagonista e tra 150 modelle e attrici mi colpisce una sedicenne, più per come appare in telecamera che dal vivo. Mi dicono che è la figlia di Jon Voight. Antonello non ha dubbi: è lei, ha il Dna giusto. Così a lanciare Angelina Jolie siamo stati io e Venditti: Alta marea fu in Italia il singolo più venduto e il video più visto dell’anno»

Assieme alla organizzatrice Raffaella Tommasi, è dietro al Festival internazionale del videoclip “Imaginaction” che torna a Forlì (in piazza Saffi) da domani a domenica 29 per la quinta edizione, in cui sarà lanciata  l’anteprima del videoclip di Sogni di rock and roll di Ligabue per la serie “Capolavori immaginati”, iniziativa speciale del Festival per realizzare videoclip di canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana ma non hanno mai avuto un video ufficiale

«Mi paragonano a Fellini, nel campo dei videoclip, per il mio modo di girare un po’ surreale, ma io con lui nel ’91 ci avevo lavorato per davvero. Fellini doveva scrivere l’idea del videoclip di Miserere di Zucchero e Pavarotti e io avrei dovuto essere il suo giovane regista. Nell’arco di un mese ci siamo visti quattro volte, ma alla fine non se ne fece nulla. Aveva in mente di far fare a Pavarotti azioni che Luciano non voleva e così rifiutò il video. Poi ci fu il progetto di fare un film di Cavalleria Rusticana di Mascagni con protagonista Andrea Bocelli, con me regista e la collaborazione di Michelangelo Antonioni. C’era l’accordo scritto tramite la moglie, perché già lui non parlava più. Stavolta però non si fece per motivi di budget»

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