La Gazzetta scrive che è un vincolo imposto dalla proprietà cinese nelle linee guida per il risanamento finanziario: si può reinvestire solo un terzo delle cifre incassate
Le linee imposte dalla proprietà cinese dell’Inter prevedono che il club possa spendere solo un terzo delle cifre incassate sul mercato. Nel caso di Lukaku, scrive la Gazzetta, se l’affare dovesse chiudersi alla cifra rilanciata dal Chelsea, cioè 120 milioni, allora il club potrebbe utilizzarne solo 40 per cercare un sostituto al belga.
“La proprietà nelle linee guida per il risanamento finanziario ha indicato un passaggio per molti versi stringente. In caso di vendita, infatti, è previsto che si possa reinvestire solo un terzo delle cifre incassate. Questo limite è valso già per l’uscita di Hakimi e dovrebbe essere rispettato anche per l’eventuale partenza di Lukaku Questa sorta di barriera di salvaguardia è chiaramente rapportata al recupero dei 100 milioni relativi ai costi di gestione annuali. Ma se il belga partisse per queste cifre, allora il totale degli incassi sfiorerebbe quota 200 milioni. L’auspicio è che questo limite di spesa venga limato. Allora sì, al sacrificio di Lukaku potrebbe seguire l’investimento per Vlahovic. Ora come ora non si potrebbe spendere più di 40 milioni, mentre il viola ne costa almeno 60″.