Da quando è arrivato, ha lanciato messaggi chiari e diretti. Il senso è questo: se non puoi comprare, almeno conferma la rosa disponibile. Non è un caso il no ai 30 milioni per Koulibaly
Da quando è arrivato al Napoli Luciano Spalletti ha scelto la politica della mano tesa sia nei confronti della società che dei tifosi. Il suo obiettivo, scrive la Gazzetta dello Sport, è fare in modo che De Laurentiis trattenga i gioielli che ha in squadra.
“Luciano da Certaldo ha scelto in questa sua prima fase al Napoli la politica del sorriso e della mano tesa: nei confronti della società, perché si rende conto che il momento è critico e non si può investire; e anche nei confronti della piazza che ha bisogno di essere riaccesa sul piano dell’entusiasmo”.
Il suo obiettivo è preservare la rosa.
“Oggi il suo primo impegno è quello di preservare la rosa attualmente a disposizione, perché resti il più possibile competitiva per poter coniugare equilibrio economico e risultato tecnico”.
Appena arrivato a Dimaro si è definito aziendalista. In ritiro, ha parlato con De Laurentiis.
“In Trentino, ha approfittato della presenza di Aurelio De Laurentiis per approfondire i discorsi col suo presidente. Per convincerlo che i gioielli della casa vanno tenuti, non perché ci si è affezionati, ma perché dopo averci lavorato per dieci giorni Luciano è ancora più convinto, e lo ha detto pubblicamente, della forza del suo gruppo. Della sua competitività”.
In conferenza stampa, “l’allenatore ha cominciato a lanciare i suoi messaggi, forti e diretti“.
Ha detto di essere disposto ad incatenarsi per Koulibaly, tanto per cominciare.
“Certo non può dire a De Laurentiis di dire no a una offerta sopra i 50 milioni, ma forse non è un caso che il presidente avrebbe detto no a 30 milioni del Manchester United”.
Ha elogiato la squadra.
“Altro segnale chiaro al patron: se non puoi comprare, quantomeno conferma la rosa disponibile“.
Per lui sono intoccabili, oltre a Koulibaly, anche Fabian e Zielinski e Insigne.