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Il camionista che ha investito Adil: «Mi dispiace, non volevo fare del male, dovevo rispettare gli orari»

Su Repubblica la ricostruzione fatta agli inquirenti: «I manifestanti mi hanno aggredito. Mi sono allontanato perché temevo mi avrebbero linciato».

Il camionista che ha investito Adil: «Mi dispiace, non volevo fare del male, dovevo rispettare gli orari»
Foto dalla bacheca Facebook di Adil

Venerdì scorso, il sindacalista Adil Belakhdim è stato investito da un camion durante una manifestazione di protesta. Morto sul colpo. Alla guida del tir c’era un camionista casertano di 25 anni, Alessio Spaziano. Oggi, su Repubblica, la ricostruzione dei fatti fornita dall’assassino di Adil, da ieri ai domiciliari, durante le tre ore di interrogatorio.

«Dovevo andare a prendere un altro carico, si erano raccomandati di rispettare gli orari».

Era la sua ultima consegna, poi sarebbe tornato a casa.

Spaziano ha chiesto scusa, scrive il quotidiano. Ha ripetuto più volte:

«Mi dispiace per Adil e per la sua famiglia».

Racconta:

«I manifestanti mi hanno circondato, hanno aperto la portiera, volevano trascinarmi giù dall’abitacolo. Mi hanno aggredito. Sono riuscito a divincolarmi e ho cercato di allontanarmi».

Dice di non aver visto Adil:

«Adil non era davanti alla motrice, era più indietro verso il rimorchio del camion».

Aggiunge:

«Non volevo fare del male. Mi sono allontanato perché temevo mi avrebbero linciato. Ho capito che era successo qualcosa ma non immaginavo di aver investito un uomo».

 

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