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Germania-Ungheria è un caso politico. Orban non vuole giocare nell’Allianz arcobaleno Lgbt

Patata bollente per Ceferin. Monaco ha chiesto l’ok. L’Ungheria, con il potente miliardario Csanyi (vicepresidente Fifa), sta facendo pressioni per il no

Germania-Ungheria è un caso politico. Orban non vuole giocare nell’Allianz arcobaleno Lgbt

Le dichiarazioni di Draghi sul possibile cambio di sede di finale degli Europei non è l’unico problema politico che la Uefa deve affrontare (qui la risposta ufficiale al nostro presidente del Consiglio). Ce n’è un altro, persino più caldo anche perché dev’essere risolto entro domani. Mercoledì a Monaco di Baviera si giocherà Germania Ungheria per il Girone F degli Europei e i tedeschi vogliono ospitarla nell’Allianz Arena illuminata con i colori dell’arcobaleno. Che sono i colori del movimento Lgbt (lesbiche gay bisessuali transgender). Alla partita è prevista la presenza del capo del governo ungherese Viktor Orban, di estrema destra, che ha favorito, martedì scorso, l’approvazione da parte del Parlamento ungherese di una legge che limita la diffusione di materiale che “promuove” l’omosessualità o il cambio di sesso tra i minorenni. «Per proteggere l’infanzia nella nostra Patria», per dirla con le parole di Orban. Una legge chiaramente discriminatoria.

Già il portiere della Germania Neuer ha chiesto alla Uefa – e ottenuto – di poter indossare la fascia di capitano con i colori arcobaleno.

Allo stesso modo, il consiglio comunale di Monaco ha scritto all’Uefa chiedendo di poter illuminare l’esterno dell’Allianz Arena con i colori dell’arcobaleno. Questo ok non è però ancora arrivato. E non arriverà a breve. È un problema non da poco per Ceferin.  Da un lato, è difficile dire no visto che ufficialmente la Uefa è contraria a ogni forma di discriminazione. Dall’altro, però, ci sono i buoni rapporti con l’Ungheria. I rapporti molto stretti col miliardario Sandor Csanyi , che è stato eletto sia nel comitato esecutivo della Uefa sia in quello della Fifa di cui è diventato vicepresidente nel 2018. Csanyi è un uomo molto potente e sta facendo pressioni affinché non arrivi il sì della Uefa all’Allianz illuminata con i colori dell’arcobaleno. Sandor è molto vicino sia a Orban sia a Ceferin. E Orban non vuole che la partita sia disputata nello stadio arcobaleno. Siamo a un passo dallo scontro politico. Una matassa intricata per Ceferin.

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