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Commisso non vuole mettere la Fiorentina nelle mani di Mendes. E addio Gattuso

La Gazzetta: Gattuso voleva affidarsi al suo procuratore per rafforzare i viola ma per Commisso Jorge chiedeva troppo. E la corda si è spezzata

La Gazzetta sintetizza così:

È giusto ricordare che Commisso da tempo è in lotta per ridurre i guadagni dei procuratori. Telefonata dopo telefonata la distanza tra Rocco e Gattuso è diventata sempre più netta. E la rottura sempre più profonda.

Perché il pomo della discordia è stato Mendes procuratore di CR7 e anche di Gattuso. E il tecnico avrebbe voluto affidarsi a lui per potenziare la Fiorentina. Solo che Mendes ovviamente voleva guadagnarci. Troppo, secondo Commisso.

Joe Barone, che da due anni pilota insieme a Daniele Pradè il mercato viola, era convinto grazie ai buoni uffici di Jorge Mendes di chiudere l’accordo con il Porto per una cifra vicina ai 12 milioni più bonus. I numeri messi sul tavolo dal club lusitano invece sono stati subito ben diversi. Venti milioni non trattabili. Mendes è diventato un “nemico”.

I passaggi successivi parlano di vivaci confronti telefonici sull’asse Spagna-New Jersey. Gattuso ha chiesto che la Fiorentina continuasse ad affidarsi al suo manager, il presidente sosteneva di non volersi vincolare a un procuratore ma non ha trovato la sponda sperata nel tecnico.

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