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L’ostracismo verso Fonseca è autarchia o suprematismo più che sovranismo

POSTA NAPOLISTA – Il sovranista non è contrario allo straniero, è contrario alla cessione della propria sovranità, sia essa politica che economico-monetaria, a terzi

L’ostracismo verso Fonseca è autarchia o suprematismo più che sovranismo

Egregio direttore, le scrivo in riferimento ai due articoli pubblicati sul Napolista in merito all’ostracismo con cui vengono sovente accolti gli allenatori stranieri dal fin troppo autoreferenziale ambiente italiano.

Premesso che condivido quanto in essi riportato (la penso anch’io allo stesso modo), ritengo, tuttavia, non del tutto corretto l’uso del sostantivo sovranismo, per spiegare la ritrosia di molti addetti ai lavori verso gli allenatori non italiani.

Per sovranismo, infatti, si intende quella dottrina politica che sostiene la preservazione o la riacquisizione della sovranità nazionale da parte di un popolo o di uno Stato in contrapposizione alle istanze e alle politiche di organizzazioni e/o enti internazionali e sovranazionali, come, per esempio, l’Unione Europea, così come riportato dall’Enciclopedia Larousse; spesso si tende a confondere il termine sovranismo con nazionalismo, campanilismo, suprematismo, xenofobia e simili.
Il sovranista nella sua accezione più pura, non è contrario allo straniero, semplicemente è contrario alla cessione della propria sovranità, sia essa politica che economico-monetaria, a terzi, a maggior ragione se tale cessione viene decretata da organi ristretti, senza preventivamente consultare il popolo Sovrano, mediante apposito referendum.
A conferma di tale tesi basta pensare che, oltre alle formazioni sovraniste di estrema destra (suprematiste, ultra-identitarie e xenofobe) e di destra (nazionaliste, conservatrici e ultracattoliche), esistono anche formazione sovraniste di sinistra: si pensi, per esempio, al Partito Comunista di Marco Rizzo, al francese Movimento Repubblicano e Cittadino di Jean-Pierre Chevenement, al Partito Comunista Greco, alla Coalizione della Sinistra Radicale (SY.RIZ.A.) di Alexis Tsipras, tutte formazione dichiaratamente euro-scettiche/euro-critiche e fermamente contrarie alla moneta unica ma, non per questo, nazionaliste o xenofobe.
Ecco perché, per descrivere l’ostracismo di tantissimi italiani verso gli allenatori di calcio stranieri, parlerei più di autarchica tecnica, di suprematismo del calcio italico, di campanilismo esasperato, piuttosto che di sovranismo, in quanto il sovranista propriamente detto è contrario all’Euro e all’UE, non al calcio internazionale, alle Coppe Europee, organizzate, si badi bene, dalla Uefa, non dalla Unione Europea o agli allenatori stranieri, sia essi europei o sudamericani.
Tanto si doveva.
dott. Alessandro De Marchi
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