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C’è solo Chiesa al centro del villaggio Juve. Il Torino strappa un pari d’oro per il Napoli

Chiesa si conferma una furia, ma è solo. Ronaldo si incaponisce, Sanabria punisce gli errori tecnici davvero banali commessi dai bianconeri. Finisce 2-2

C’è solo Chiesa al centro del villaggio Juve. Il Torino strappa un pari d’oro per il Napoli

La Chiesa è al centro del villaggio Juventus, il problema è che ci sono veramente poche capanne intorno. Succede quindi che un onesto Torino riesca a strappare un punto da un derby in cui prova ad uscire senza danni e sa approfittare della pochezza tecnica di alcune giocate dei bianconeri. L’esterno della Juve si conferma l’uomo del momento, il più decisivo, centrato. È uno dei peggiori avversari possibili per i difensori. Bastano pochi secondi della partita per intuire già chi sarà il primo ad iscriversi sul tabellino dei marcatori. Dopo due conclusioni, Morata gli fa la sponda nel punto di giusto, Chiesa affonda come un coltello nel burro e infila Sirigu sotto le gambe al 13’.

Potrebbe anche raddoppiare, Federico, se Cristiano Ronaldo non si incaponisse in un’azione personale. Il portoghese avrebbe l’opportunità di ridare la palla al compagno pronto a battere a rete, invece dopo un fumoso doppio passo scarica male all’indietro. In generale, si lascia apprezzare molto di più per concetti ed efficacia quando gioca a massimo due tocchi, che sono poi quelli che gli servono per finalizzare. Una tendenza che ha preso forma già da diverse settimane e che si conferma anche oggi.

Il Torino gioca una partita d’intensità, riparte bene con gli strappi di Verdi e Mandragora, però non oppone una resistenza importante quando la Juventus muove la palla. La squadra di Pirlo non elabora trame complesse, eppure bastano per tenere lì i granata. Il centrocampista, ex della partita, dà il via alla giornata no di Szczesny con una conclusione da fuori non troppo angolata: la respinta del polacco è tardiva e approssimativa, fa impennare il pallone e Sanabria la spinge dentro di testa.

È sempre il pupillo di Nicola a timbrare di nuovo. Kulusevski rifà lo stesso e identico errore che fece contro la Lazio: un retropassaggio verso il centro dosato malissimo verso sulla propria trequarti, che in quel caso mandò in porta Correa e stavolta lancia la volata di Sanabria. L’errore dello svedese si ridimensiona grazie a quello altrettanto grossolano del portiere, che tocca il pallone ma se lo butta in porta.

La Juventus cerca di evitare l’onta di un’altra sconfitta e si affida ad uno schema semplice ma quantomeno produttivo: palla a Cuadrado per la testa di Cristiano Ronaldo, che sembra fare un altro sport quando salta. È infatti sugli sviluppi di una palla inattiva che il portoghese corregge in rete sulla traiettoria di Chiellini (rete inizialmente annullata per fuorigioco, poi assegnata col VAR). È troppo poco, però. La frase che racchiude appieno la stagione della Juventus: potenzialmente una grande squadra, ostaggio dei propri errori ancora una volta.

Ora Napoli e Juventus sono pari in classifica al quarto posto, in attesa dello scontro diretto di mercoledì. In caso di parità, sarebbe quarto il Napoli che ha vinto al Maradona per 1-0.

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