La Lazio non ha pagato Neto allo Sporting sbagliato, ma quell’affare resta sospetto

Guardian indotto all'errore dalla mail del club biancoceleste. Ma quell'operazione fatta col potente procuratore Mendes è un classico esempio di giro di plusvalenze

pedro neto Lazio

La prima notizia è che il Guardian, a quanto pare, ha sbagliato. Ed è una cosa che succede davvero raramente. La Lazio non si è confusa versando 11 milioni per l’acquisto del portoghese Pedro Neto nelle casse dello Sporting Lisbona invece che in quelle dello Sporting Braga, come raccontato dall’autorevole quotidiano inglese. Ovvero: l’errore c’è, ma è solo contabile. Il pagamento è stato semplicemente registrato male dall’ufficio finanziario del club romano. Il Guardian è stato tratto in inganno dalla mail di risposta inviatagli dal segretario generale della Lazio Armando Calveri, nella quale scrive:

“Sfortunatamente, è stato un errore del nostro dipartimento finanziario, ingannato dai nomi simili dei club”.

Un fraintendimento nato dal fatto che il Guardian, proprio perché fa il Guardian, prima di scrivere una notizia (il pagamento allo Sporting Lisbona risulta dai bilanci della Lazio) chiede anche conferma agli interessati.

In ogni caso, però, quell’operazione nasconde un’altra notizia, come sottolinea Il Post:

“Per Pedro Neto la Lazio pagò 5 milioni di euro per il prestito annuale, 2 milioni e mezzo per il secondo anno di prestito e altri 9 milioni e mezzo per il riscatto obbligatorio. Per Bruno Jordao le cifre furono simili: 2 milioni e mezzo, 1 e mezzo e infine 4 milioni e mezzo per il riscatto. Circa 25 milioni di euro per due giocatori che nel 2017 erano minorenni e soprattutto sconosciuti. Dopo due stagioni a Roma in cui non misero insieme neppure dieci presenze con la prima squadra della Lazio, nell’estate del 2019 i due sono stati venduti al Wolverhampton — squadra inglese composta in buona parte da portoghesi rappresentati dal potente procuratore sportivo Jorge Mendes, anche lui portoghese — per circa 27 milioni e mezzo di euro: una plusvalenza di alcuni milioni rispetto ai costi sostenuti per due giocatori di fatto inutilizzati e in alcun modo valorizzati“.

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