ilNapolista

Il killer dell’arbitro: «Un po’ mi dispiace, ma sono felice di aver dato 60 coltellate»

Su Libero le lettere dal carcere di Antonio De Marco reo confesso dell’omicidio De Santis: “Avrei voluto fare una strage come nei videogiochi”

Il killer dell’arbitro: «Un po’ mi dispiace, ma sono felice di aver dato 60 coltellate»

Le lettere dal carcere di Antonio De Marco, il 21enne reo confesso dell’omicidio di un giovane arbitro Daniele De Santis e della sua compagna Eleonora Manta, avvenuto a Lecce lo scorso settembre, sono raggelanti. All’epoca disse “li ho uccisi perché erano troppo felici”.

Ne riporta alcuni stralci Libero. L’assassino descrive lo straniamento per il suo gesto con queste parole:

«Una parte di me prova dispiacere (ma solo quello), l’altra è contenta… sì. È felice di avere dato 60 coltellate, poi c’è un’altra parte che avrebbe voluto fare una strage, come se fosse stata una partita di Gta».

«È facile per me uccidere, magari non lo è stato da un punto di vista logistico, ma da un punto di vista emotivo è facile»

«L’altro giorno è successa una cosa strana, mentre leggevo “Cime tempestose”… ho ricordato quella sera, la sera dell’omicidio, ma non come faccio sempre, è stato molto più forte… E per la prima volta ho provato un vero dispiacere per quello che ho fatto, forse ero vicino a piangere. Però se ci penso adesso non sento le stesse cose, non sento niente, ma forse mi sto avvicinando ad un vero pentimento».

ilnapolista © riproduzione riservata