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“Con la loro idiozia i calciatori mettono a rischio il calcio in tempo di Covid”

Il Daily Mail: “organizzano party vietati e li sbattono su Instagram. A causa loro il calcio viene percepito come arrogante”

“Con la loro idiozia i calciatori mettono a rischio il calcio in tempo di Covid”

“Deve essere molto facile essere un responsabile della sicurezza Covid. Non devi pattugliare, non devi indagare, non devi seguire piste, fare incursioni, mettere un orecchio a terra. Basta registrarsi su Instagram. È tutto lì. Le feste, i rave, le trasgressioni, grandi e piccole. Se già la violazione delle regole non fosse abbastanza esasperante, cosa deve fare un club, o un allenatore, dell’assoluta idiozia di pubblicare foto rendendo eventi illegali di dominio pubblico?”

Il succo dell’editoriale di Martin Samuel sul Daily Mail è che… i calciatori sono “scemi”. Non solo strafottenti, e pericolosi. Proprio “idioti”. O si comportano come se lo fossero.

In Inghilterra la moda dei festini di Natale non la tollerano, soprattutto in queste settimane drammatiche per l’epidemia di Covid. Anche il Telegraph c’è andato giù dritto per dritto. Ma il pezzo del Mail include un ulteriore spunto: non solo sbagliano, ma te lo sbattono in faccia. 

“Non c’è un club in Premier che non ricordi ai propri giocatori, quotidianamente, le proprie responsabilità. Eppure non possono resistere. Non vedono l’ora di condividere il loro party illecito di Capodanno, o il jamboree di Natale, con il mondo. Ego sorprendenti. E se questo è un esempio di processo decisionale all’esterno, perché dovrebbe essere diverso nell’ambiente professionale? Il mistero di alcune delle prestazioni difensive di Benjamin Mendy per il Manchester City viene improvvisamente risolto“.

Samuel insiste sull’esempio di Mendy che ha festeggiato il suo Capodanno “segreto” a Chingford, nell’Essex, in zona Tier 4, blindata. Mettendo “mangiatori di fuoco segreti che facevano le loro cose segrete vicino all’ingresso segreto, in modo da non attirare l’attenzione in un’area residenziale in lockdown totale“.

I dettagli rendono molto: “Mendy si è goduto la sua solita serata low-profile, con un gigantesco spettacolo pirotecnico a mezzanotte, della durata di circa 10 minuti. Gli ospiti se ne sono andati alle 6 del mattino e alcune donne sono state fotografate con palloncini d’oro”. “Mendy è sicuramente a conoscenza delle regole, visto che è stato condannato per averle infrante già a ottobre”.

Poi, più seriamente, scrive Samuel, “quella da Covid è una crisi di isolamento, separazione e solitudine. Molte persone sanno che il pedaggio può essere mentale oltre che fisico. Non è nella natura dell’umanità allontanare un parente anziano, un figlio o una figlia. Moltissimi vivono come eremiti in questo momento. Mendy era su Instagram anche il giorno di Santo Stefano, chiedendo a un agente di modelle di portare le ragazze da lui, da Londra, quando la capitale era in Tier 4 e lo stesso giorno due suoi compagni di squadra, Gabriel Jesus e Kyle Walker, erano risultati positivi. La partita del Manchester City con l’Everton sarebbe stata poi annullata”.

“Il calcio continua, in parte, perché la società lo permette. Il calcio opera con regole differenti perché è considerato un esempio di buone pratiche e comportamento responsabile. Tuttavia, nel momento in cui il calcio è ampiamente percepito come arrogante, in qualche modo al di sopra della legge, quel rapporto cambia. Ecco perché è fondamentale che il calcio dia un messaggio, ora”.

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