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Il prefetto di Napoli: «Per le feste valutiamo di chiudere ristoranti, bar e pub alle 12»

A Repubblica Napoli. «Aspettiamo la valutazione del Comune. Non sarà possibile né vendita con asporto né consumazione in strada. A Capodanno evitiamo i fuochi d’artificio per rispetto verso i morti»

Il prefetto di Napoli: «Per le feste valutiamo di chiudere ristoranti, bar e pub alle 12»

Repubblica Napoli intervista il prefetto di Napoli, Marco Valentini. Dà qualche anticipazione sulle misure che saranno adottate in città per le feste. Tanto per cominciare, restano confermate, per il prossimo weekend, le misure già in essere, ovvero controlli sulla mobilità e gli assembramenti negli aeroporti, stazioni e sulle autostrade, pattuglie a piedi nei centri storici e la richiesta ai sindaci

«di valutare misure sul traffico pedonale nelle zone considerate di maggiore affluenza».

Valentini promette l’impiego, soltanto a Napoli, di 1300 agenti, 200 in più rispetto al solito. E poi altre misure che si vorrebbero intraprendere, in accordo con il Comune.

«Con il Comune di Napoli si sta valutando la possibilità di una chiusura degli esercizi di ristorazione, bar e pub alle 12. Non sarà possibile, se questa decisione verrà adottata, né la vendita con asporto né la consumazione in strada. Siamo in attesa di una valutazione da parte dell’amministrazione comunale sull’eventuale ambito di applicazione di questa misura, poi decideremo».

Il prefetto parla anche delle scuole, la cui riapertura dovrebbe essere prevista per il 7 gennaio. Saranno proprio i tavoli allestiti in Prefettura a determinarne le condizioni.

«Faremo tutto il possibile per garantire che la ripresa delle lezioni in classe avvenga nella massima sicurezza. È un lavoro complicato, non lo nego. Per quante misure si possano prendere – dallo scaglionamento degli orari di ingresso al rafforzamento dei mezzi di trasporto -, tutte questioni che sono sul nostro tavolo, è sempre necessario il senso di responsabilità di ciascuno».

Uno dei tanti leit motiv della pandemia, il senso morale dei cittadini. Che il prefetto dettaglia:

«Voglio dire che deve essere il singolo a comprendere che su un bus, se ci sono già 50 persone, non bisogna salire».

E conclude con un appello:

«Rivolgo anche io un appello a evitare di esplodere fuochi d’artificio a Capodanno. Lo si deve al rispetto per le persone che sono morte in questi mesi terribili».

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