Non è stato necessario convocare le parti o aprire un’inchiesta, ma è bastato che Guardiola lo chiedesse ad Ancelotti perché i due si accordassero
Nei giorni scorsi, dopo la sentenza del Coni che aveva finalmente dato ragione al Napoli e imposto che Juve-Napoli fosse rigiocata, in molti si erano detti contrari ad na decisione che di fatto metteva in crisi il protocollo e poteva creare problemi al prosieguo del campionato. Ma è bastato che un episodio analogo accadesse in Premier, dove ieri è stata rimandata Everton-City per 5 calciatori positivi tra le fila della formazione di Manchester, perché il vento cambiasse e si tornasse a parlare di sportività nel mondo del calcio
Perché, come scrive Tony Damascelli sul Giornale
Le parti hanno trovato l’accordo in minuti due, il board della Premier ha accolto la richiesta sottolineando che prima di tutto venga la salvaguardia della salute dei calciatori e dei componenti dello staff. Non ha rinviato la decisione ad altre commissioni, non ha sentenziato la sconfitta a tavolino, non è stato necessario convocare le parti o aprire un’inchiesta, l’intelligenza e la saggezza, insieme con la logica, hanno avuto la prevalenza sulla burocrazia e sul bizantinismo che invece hanno reso ridicole alcune vicende italiane.
Nessuna polemica, nessuna sommossa, è bastato semplicemente che Guardiola chiedesse ad Ancelotti di poter rimandare la gara. Due minuti e l’accordo era fatto.