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Libero: le Nazionali infettano, il governo del calcio ha commesso un clamoroso autogol

I calciatori partono e si distribuiscono in tutto il mondo prestando il fianco ai contagi. Gli impegni internazionali sono pericolosi e rischiano di mettere nei guai i club. Sono 159 i calciatori di Serie A prestati alle Nazionali 

Libero: le Nazionali infettano, il governo del calcio ha commesso un clamoroso autogol
(foto Hermann)

Su Libero, Claudio Savelli definisce un clamoroso autogol la scelta del calcio di far giocare le Nazionali ad appena tre settimane dall’inizio del campionato. In piena pandemia.

“Si poteva fare qualcosa di più, di meglio, di diverso: anzi, si doveva. Perché c’era il tempo per farlo. E invece il governo del calcio ha badato più all’oggi che al domani. Così, dopo nemmeno un mese dall’inizio della stagione, ecco la prima pausa-Nazionali: un clamoroso autogol logico perché i giocatori, da ogni dove, partono e si distribuiscono in tutto il mondo per disputare due o tre partite, incontrando colleghi provenienti da altri campionati, con altri protocolli e altri controlli, magari più leggeri, magari addirittura nulli. Così il virus si propaga e tornerà nei rispettivi campionati rinvigorito dall’incontro dei nazionali sparsi qui e là. Se la bolla è la miglior soluzione per contenere il virus nello sport, il “libera tutti” è la migliore per promuovere la diffusione del male, visto che ne è l’esatto contrario”.

Fifa e Uefa non hanno voluto modificare i calendari, anche se gli scienziati avevano avvertito che in inverno il virus sarebbe tornato alla carica. Non hanno scelto la soluzione più ovvia, scrive Savelli, quella di disputare i campionati fino a inizio dicembre, poi venti giorni per competizioni Uefa e dieci per le Nazionali, prima di Natale.

“Invece si è arrivati al paradosso per cui alla sosta delle Nazionali rinunciano le Nazionali stesse, colpite dal moltiplicarsi delle positività al tampone”.

Lo “scambio” tra Under 21 e Under 20 previsto oggi, “sembra uno scherzo, invece è un rimedio all’errore di fondo”.

I club possono solo sperare che i calciatori che hanno prestato alle Nazionali tornino a casa non contagiati. Sono 159, per la Serie A e potevano essere di più se il Napoli non avesse bloccato i suoi.

L’Inter e il Milan hanno concesso 30 giocatori alle Nazionali (rispettivamente 16 e 14) e tra pochi giorni saranno impegnate nel derby. Ma il problema non riguarda solo i grandi club, fa notare Savelli.

“Il Bologna ne ha prestati 13 come l’Atalanta, Cagliari e Verona 11, circa metà rosa. E se è un problema della A, lo è anche per gli altri campionati. Non resta che rimediare, prima che sia troppo tardi”.

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