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Boccia: «Prorogheremo il limite di presenze per eventi sportivi, feste e matrimoni»

A Repubblica: «Non siamo al semaforo rosso, ma è scattato il giallo. Siamo nella seconda ondata, bisogna affrontarla con serietà. Le classi sono uno dei luoghi più sicuri del Paese. I contagi avvengono fuori».

Boccia: «Prorogheremo il limite di presenze per eventi sportivi, feste e matrimoni»

Su Repubblica un’intervista al ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. Sulla situazione dei contagi in Italia allontana l’allarmismo ma non la preoccupazione.

«Non siamo al semaforo rosso. Ma, insomma, è scattato il giallo».

Siamo nella seconda ondata, dice.

«Sì, senz’altro. L’epidemia non è un numero, né un algoritmo ma una tendenza. Il trend è al rialzo costante in ogni parte del mondo e adesso sta accelerando anche da noi. Siamo all’ondata di autunno. Bisogna affrontarla senza manico ma con serietà e determinazione. È in gioco la sicurezza nazionale in due degli aspetti più rilevanti: la salute dei cittadini con la tenuta del sistema sanitario e la sopravvivenza dell’apparato produttivo. Non mi sembrano cose da poco».

Parla delle scuole, Boccia. In 900 istituti italiani c’è almeno un caso di Covid.

«Questi numeri sono fisiologici, se teniamo conto che abbiamo oltre 40mila plessi scolastici. I presidi, i docenti e il personale della scuola hanno compiuto un lavoro eccezionale che non ha eguali nel mondo. Le classi oggi sono uno dei luoghi più sicuri del Paese. I contagi avvengono fuori. L’ondata è frutto della forte mobilità estiva quasi inevitabile e quando ci sono stati focolai sono sempre stati causati da leggerezza e mancato rispetto delle regole. Mi riferisco alla movida senza controllo, alle riunioni e feste private e all’incivile assenza di precauzioni in alcuni, per fortuna pochi, luoghi del divertimento. Tornando alla scuola, la didattica a distanza è un’opzione che i presidi possono adottare qualora lo ritenessero necessario. E hanno tutte le capacità professionali per capire come e quando farlo».

Sulla possibilità di un nuovo lockdown:

«Il governo sta studiando misure che alzino il livello di attenzione e precauzione. Speriamo che possano servire a contenere l’ondata. Ma una cosa dev’essere chiara a chi non sta collaborando con il buon senso e con le regole della convivenza civile: se si dovessero riempire gli ospedali potrebbero tornare le limitazioni alla libertà personale, magari in zone ben determinate e non generalizzando. Se invece ci sarà un adeguato livello di prudenza collettiva potremo continuare a convivere con il coronavirus sino a quando non avremo il vaccino. Non illudiamoci: serviranno parecchi mesi».

Boccia anticipa alcuni contenuti del nuovo Dpcm in preparazione.

«Prorogheremo le misure attuali, con la limitazione delle presenze ad eventi in luoghi aperti o chiusi: mille nel primo caso, 200 nel secondo. Questo varrà per le manifestazioni sportive ma non solo. Il limite delle duecento persone non va superato, al chiuso, neppure in caso di matrimoni o feste private. Le regole universali rimangono tre: mascherina, distanziamento e igiene. Ecco, stiamo ragionando su questi capisaldi».

Sull’obbligo di mascherine anche all’aperto, già introdotto in alcune regioni.

«E’ una misura molto ragionevole e trova la mia totale approvazione. È un’ipotesi concreta di cui discuteremo nelle prossime ore».

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