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In Inghilterra anche gli arbitri protestano contro la regola dei falli di mano

Le polemiche per i rigori “ottusi” continua, e gli arbitri si sentono sotto ricatto: se non applicano il regolamento alla lettera, rischiano carriera e soldi

In Inghilterra anche gli arbitri protestano contro la regola dei falli di mano

Sono tutti arrabbiati, in Inghilterra. I giocatori, gli allenatori, persino gli arbitri. Già non avevano digerito la Var, ma ora la combo con quella follia che è il “reato” di fallo di mano involontario in area ormai ha fatto scoppiare il bubbone moviola, che per il contesto british è un inedito.

Il dibattito va avanti dagli episodi del weekend e non accenna ad attenuarsi. “Così si rovina il calcio”, dicono i più, ripercorrendo polemiche che in Italia abbiamo già elaborato l’anno scorso. Almeno su questo la Serie A è avanti.

Ma sono proprio gli arbitri la novità. Quelli inglesi sono furiosi. Perché si sentono impotenti davanti alle accuse che gli vengono mosse: non possono cambiare la regola o interpretarla diversamente, anche a causa delle istruzioni del capo degli arbitri Mike Riley.

Una fonte ha detto al Daily Mail che Riley non vuol sentire ragioni, gli arbitri non hanno voce in capitolo sulla questione. Sono diventati dei vidimatori di un calcio burocratico, degli automine abbiamo scritto tante volte per questioni di casa nostra.

Anzi devono subire anche il ricatto: se non applichi il regolamento alla lettera la pagherai, magari saltando le prossime partite e rimettendoci soldi.

Diversi ex arbitri hanno criticato apertamente quella che considerano un’interpretazione troppo zelante della regola sul fallo di mani, incluso l’ex capo del PGMOL Keith Hackett.

Gli allenatori più importanti stanno lavorando insieme e hanno intenzione di fare pressioni proprio sull’organi di governo degli arbitri per apportare qualche cambiamento.

Anche se la Premier League fosse aperta a discutere la regola, non è in grado di apportare modifiche all’interpretazione perché dovrebbero prima ricevere la benedizione dell’ente legislativo internazionale, l’IFAB.

Ciò che potrebbe fare il PGMOL è istruire gli arbitri a mostrare più buon senso nella valutazione di alcuni episodi. Ma con poco margine di manovra. Tutti i giocatori che colpiscono la palla sopra il livello delle spalle, come accaduto a Eric Dier del Tottenham e Neal Maupay del Brighton, saranno comunque puniti, perché l’IFAB afferma che è un’indicazione automatica di un movimento “innaturale”.

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