Non sarebbe una notizia se Jason Wrigh non fosse il primo presidente nero della NFL. E se Washington non fosse il team che per questioni razziali ha dovuto abbandonare il proprio nome storico
Jason Wright è nero. Nella NFL, la più importante lega di football americano al mondo, questa non è una notizia. Non lo è da almeno 70 anni (il primo giocatore di colore a entrare in una squadra di professionisti fu Jackie Robinson, che nel 1947 entrò a far parte dei Brooklyn Dodgers). Ma lo è nel 2020 perché Wright – ex running back di Atlanta Falcons, Cleveland Browns e Arizona Cardinals – a 38 anni è il primo presidente nero della storia del football americano. E lo è ancor di più perché è il nuovo presidente nero di una squadra, i Washington Football Team, che fino a poche settimane fa era nota come Redskins.
E’ il rilancio anti-razzista della franchigia, che non solo dopo anni di lotte mediatiche ha rinunciato al suo nome storico perché considerato irrispettoso per i nativi americani, ma ora procede dritta in questo cammino di espiazione (nel frattempo è stata anche al centro di uno scandalo sessuale) scegliendo, appunto, un nuovo numero uno nero. Tanto per stare tranquilli con gli sponsor, vero motore della rivoluzione d’immagine: FedEx, Nike, Pepsi e Bank of America.
“Questa squadra, in questo momento, è un’opportunità ideale per me”, ha detto Wright. “La trasformazione del Washington Football Team riguarda tutti gli aspetti dell’organizzazione, dal football al marchio alla cultura, e ci renderà un franchise veramente moderno e ambizioso. Vogliamo stabilire nuovi standard per la NFL”.
Wright – che avrete intuito, è nero – diventa il presidente della squadra più giovane del campionato ed è il quarto ex giocatore della NFL ad assumere il ruolo. Non è un ex giocatore improvvisato. Dopo essersi ritirato nel 2011, ha frequentato la business school prima di lavorare presso McKinsey & Company, una società di consulenza strategica e gestionale a Washington DC.
“Se potessi progettare su misura un leader per questo momento importante della nostra storia, sarebbe Jason”, ha detto il proprietario di Washington Dan Snyder. “La sua esperienza come ex giocatore, unita al suo senso degli affari, gli offre una prospettiva che non ha rivali in campionato. Non ci fermeremo finché non saremo una squadra di calibro del campionato, dentro e fuori dal campo”.