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Reina: “Mi dispiace che la difesa delle libertà venga scambiata per fascismo”

Il portiere risponde agli insulti ricevuti per essersi schierato politicamente: «Invocano la libertà e poi vogliono spazzare via chi non la pensa come loro»

Reina: “Mi dispiace che la difesa delle libertà venga scambiata per fascismo”
Foto Ssc Napoli

L’ex portiere del Napoli, Pepe Reina, è stato criticato duramente sui social per aver manifestato il suo appoggio a Vox, esprimendo le sue idee politiche (il rapper Nega lo ha definito “fascista di m…”). Per spiegare la sua posizione, ha pubblicato una lettera in cui si dice rammaricato di non essere un intellettuale ma chiarisce che parla con il cuore.

Ecco il testo della lettera intitolata: Mi dispiace molto. 

“Mi dispiace non sono un intellettuale e parlo con il cuore. Mi dispiace che alcuni non capiscano che vivere 15 anni fuori dalla Spagna sviluppa un costante sentimento di desiderio, per voler vederla bene, in salute, degna dei suoi sovrani e desiderata da chiunque la conosca. Mi dispiace di non essere in grado di essere indifferente alle bugie, all’ingiusto e allo sleale. Questo è forse quello che sopporto meno. Mi dispiace profondamente che la difesa delle libertà e delle garanzie di convivenza in un quadro costituzionale possa essere interpretata come una forma di fascismo. Mi dispiace che non sono in grado di essere più “coerente” per alcuni, ma ho una coscienza e idee molto chiare… e sono orgoglioso di condividere la mia vita e i miei affetti con persone di tutte le etnie, condizioni sessuali, credenze religiose e potere d’acquisto. Ma se c’è una cosa che mi dispiace più di altre, è che nel ventunesimo secolo ci sono ancora “menti libere” che pensano bianco o nero, che chiedono a gran voce la libertà mentre vogliono spazzare via tutto ciò che non si adatta al loro codice binario. In tempi di etichette e altre semplificazioni, è questo che penso davvero e a coloro ai quali non piace o non interessa, dico… Mi dispiace.

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