Il quotidiano parla di una linea concordata per evitare che la serata di festa si concludesse con problemi di ordine pubblico. È stato così a Napoli, ma con un esito finale diverso, sarebbe stato lo stesso anche a Torino
I festeggiamenti in strada dei napoletani, dopo la vittoria della squadra di Gattuso in Coppa Italia, hanno fatto discutere parecchio. Oggi il Messaggero parla di un presunto patto tra ultrà, questura e prefettura per evitare problemi di ordine pubblico qualora i festeggiamenti fossero stati vietati. Queste le parole del quotidiano.
“Ma a chi freme e palpita per una vittoria non annunciata, chi avrebbe dovuto vietare festeggiamenti e pericolosi raduni? Una spiegazione si intravede dalle parole del sindaco Luigi De Magistris, tendenzialmente attento alle norme per contenere il virus, ma ampiamente schierato a fianco della tifoseria. E lascia intravedere una linea concordata tra ultrà, questura e prefettura, il probabile modo per evitare che una serata di festa potesse finire con pericolosi problemi di ordine pubblico. È stato a Napoli, ma con un esito finale diverso, sarebbe stato così anche a Torino”.
Il quotidiano riporta anche una tesi che circola tra le forze di Polizia.
“«Del resto – è la tesi che circola tra le forze di Polizia – che fai? Ti presenti con il Reparto mobile mentre la gente agita le bandiere della squadra? Il Testo unico di Pubblica sicurezza non consente l’uso della forza se la manifestazione non compromette l’ordine pubblico. E riguardo alla questione sanitaria, davanti alla ripresa dello sport e delle attività agonistiche, più che un divieto è una raccomandazione, quella di evitare gli assembramenti. Con tutte le riaperture è stato intrapreso un percorso difficile, se non impossibile da gestire: quello della convivenza con il virus»”.