Anche se Sarri non lo ammette, è questo il problema reale della Juve, perché azzoppa il gioco, rende il palleggio inutile e depotenzia Ronaldo. A Gattuso invece sono bastati pochi mesi per ricostruire il Napoli
Su Libero Claudio Savelli commenta la partita di ieri tra Napoli e Juventus, che è valsa alla squadra di Gattuso la vittoria in Coppa Italia.
Scrive che la carenza più grande, per la Juventus di Sarri è quella di un vero centravanti.
“Anche se Sarri non lo ammette, l’assenza di un centravanti autentico è un problema reale della Juve perché azzoppa il gioco. Rende il palleggio inutile. E depotenzia Cristiano, che centravanti non è e non sarà mai. Non è un caso che nelle squadre di Sarri le punte si siano sempre esaltate, da Higuain a Mertens. Non è una sua colpa, lo è semmai della dirigenza che gli ha consegnato una rosa fortissima ma male assemblata”.
Gattuso, invece, ha formulato un 4-3-3 con due giocatori per ruolo.
“Addio alle velleità contraddittorie di Ancelotti. Il Napoli è squadra, infatti non fatica a contenere la Juve fino ai rigori. Anzi sfiora il successo, non fosse per la concentrazione di Buffon, che poi è quella che tiene in piedi la vecchia Juve. Quella nuova non esiste e non esisterà finché la rosa non sarà rivoluzionata. È inutile continuare a cercarla quest’anno. C’è il Napoli, di nuovo, grazie a Gattuso a cui sono bastati pochi mesi. Ha raccolto macerie e ricostruito una squadra. Vince con merito il primo trofeo da allenatore e diventa il mister del futuro partenopeo, assicurandosi un posto almeno in Europa League. I rigori stavolta ci vedono benissimo”.