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In arrivo su Netflix una serie dedicata a Colin Kaepernick simbolo della lotta al razzismo

“Colin in bianco e nero”. Sei puntate dedicate all’adolescenza dell’ex quarterback che ha pagato con la carriera il suo gesto di inginocchiarsi e non cantare l’inno americano

In arrivo su Netflix una serie dedicata a Colin Kaepernick simbolo della lotta al razzismo

Netflix dedicherà una serie in sei episodi a Colin Kaepernick l’ex quarterback dei 49ers di San Francisco simbolo della lotta al razzismo. Ne scrive il Nyt. Fu lui, nel 2016, il primo a inginocchiarsi per protestare contro la brutalità della polizia e la disuguaglianza razziale durante l’inno nazionale. Per questo, ha pagato con la carriera.

Il titolo della serie è “Colin in bianco e nero” ed è firmata dallo scrittore-regista Ava DuVernay. Racconterà l’adolescenza dell’atleta. La vita nel nord della California con la famiglia di adozione e il cammino fino a diventare un quarterback professionista.

Kaepernick ha dichiarato:

“Troppo spesso vediamo storie di persone di colore ritratte attraverso una lente bianca. Cerchiamo di dare una nuova prospettiva alle diverse realtà che i neri affrontano. Esploriamo i conflitti razziali che ho affrontato come un uomo nero adottato in una comunità bianca durante i miei anni di scuola superiore”.

Nel 2016, Kaepernick ha iniziato a inginocchiarsi all’inizio delle partite di Nfl, spingendo altri atleti a fare lo stesso. Le sue azioni hanno attirato l’ira del Presidente Trump secondo il quale chi non canta l’inno nazionale andrebbe licenziato. Kaepernick sciolse il suo contratto a marzo 2017 e non è stato assunto da nessun’altra squadra.

Il suo attivismo è tornato alla ribalta sulla scia dell’uccisione di George Floyd e delle proteste a livello nazionale contro la brutalità della polizia e il razzismo.

DuVernay ha dichiarato:

Con la sua protesta, Colin Kaepernick ha acceso un dibattito nazionale sul razzismo e la giustizia con conseguenze di vasta portata per il football americano, la cultura e per sé stesso. La storia di Colin ha molto da dire sull’identità, lo sport e lo spirito di protesta e resilienza”.

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