Johnson libera la Premier: dal 1 giugno si può tornare in campo

Il governo ha annunciato che lo sport professionistico dovrà attendere giugno, come le scuole elementari. Ora tocca alla lega organizzare la riapertura

Il governo ha annunciato che lo sport professionistico dovrà attendere giugno, come le scuole elementari. Ora tocca alla lega organizzare la riapertura

Ora è tutto in mano ai 20 club della Premier League. Dal 1 giugno si può tornare in campo, il governo inglese ha dato il via libera al riavvio della stagione, spiegando nel dettaglio le misure del piano di allenamento del lockdown, quello annunciato in maniera molto confusa dal primo ministro Johnson domenica sera.

In realtà il governo ha annunciato che non si potrà tenere in Gran Bretagna nessun evento di sport professionistico almeno fino al 1 giugno. Che riletto al contrario – qualora le condizioni epidemiche non mutino in peggio – significa appunto che la Premier league può riprendere da dove aveva interrotto a marzo.

Lo sport professionistico entra a far parte dello “step 2” della politica dei (tre) piccoli passi inaugurata oggi da Downing Street, assieme alla riapertura delle scuole elementari, di alcuni negozi e di un uso su scala maggiore del trasporto pubblico.

Intanto la Premier oggi è chiamata ad una drammatica votazione sulla roadmap per la ripartenza, con ben 8 club su 20 contrari ai campi neutri. I “ribelli”, dice il Telegraph non sono più solo le ultime sei squadre della classifica ma anche altre due società, ben più in alto.

Il Brighton, la prima delle ribelli, ha annunciato nel weekend un terzo giocatore positivo. E ora una buona parte dei dirigenti (e dei giocatori) vogliono sapere cosa succede se si verificasse una situazione simile quando la Premier League avrà ripreso, e anche quale sarebbe il piano se vi fosse una seconda ondata di contagio. Nella riunione di oggi esprimeranno la loro preoccupazione per il fatto che il calcio torna all’attività troppo presto, mettendo a rischio la salute. Il Telegraph scrive che “c’è il rischio che possa scoppiare in una guerra civile”.

Correlate