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Fase 2, cosa si può e non si può fare

Mascherine obbligatorie nei luoghi chiusi, no alle seconde case. Tornano libere attività motorie e sport individuali. I bambini potranno andare nei parchi. Tra i congiunti non sono compresi gli amici. 

Fase 2, cosa si può e non si può fare
foto: Ansa

Da domani prende il via, in Italia, la fase 2. Ieri pomeriggio sono arrivati i chiarimenti del Governo  al Dpcm. Proviamo a fare chiarezza su ciò che si potrà fare o meno con l’avvio della ripresa e fino al 17 maggio.

Mascherine e distanziamento

Nei luoghi chiusi si dovrà indossare la mascherina (in alcune regioni, come la Campania, anche all’aperto), compresi mezzi di trasporto e negozi. Sono esentati i bambini al di sotto dei sei anni e i disabili con problemi specifici. Obbligo di distanziamento sociale di almeno un metro sempre.

Spostamenti e congiunti

Gli spostamenti sono consentiti solo all’interno della stessa regione, sempre per motivi di lavoro, salute o necessità. Tra questi ultimi, però, sono ricompresi anche gli incontri con i congiunti e la possibilità di svolgere attività motorie.

Per quanto riguarda i congiunti, il governo ha chiarito che in essi non sono compresi gli amici, nonostante le parole del viceministro alla Salute Sileri di qualche giorno fa.

“I coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono unite da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)”.

Nelle raccomandazioni il governo sottolinea comunque di

«limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio».

Seconde case

Lo spostamento nelle seconde case resta un nodo. In un primo momento era stato consentito, poi la retromarcia su pressione del ministro Speranza. Il governo chiarisce:

«I motivi che rendono legittimi gli spostamenti restano quelli del lavoro, della salute e della necessità. Spostarsi alla seconda casa non è una necessità».

Ma visto che nel decreto un divieto non c’è, Sicilia e Sardegna hanno invece autorizzato il trasferimento stagionale.

Autocertificazione

Come ci si sposta? Formalmente gli spostamenti devono ancora essere giustificati con l’autocertificazione. Sul punto si aspetta la circolare del Viminale ai prefetti, ma potrebbe bastare qualche correzione sul vecchio modulo. Il governo ha specificato che per chi va al lavoro sarà sufficiente esibire un tesserino e che l’autocertificazione potrebbe non servire per andare a fare sport o al parco.

Si può insomma andare a passeggiare «per fare la spesa, acquistare giornali, andare in farmacia o comunque acquistare beni necessari per la vita quotidiana». Sono ammesse anche le passeggiate «come attività motoria, dunque nei parchi».

Ritorni in città e trasporti

Possono tornare a casa coloro che sono rimasti bloccati in un’altra città durante il lockdown. Ma poi, chiarisce Palazzo Chigi, dovranno rimanere nella Regione in cui si trovano e come tutti gli altri potranno muoversi solo per ragioni di lavoro, salute o urgenza.

Per quanto riguarda i trasporti, restano limitati aerei e treni ma gradualmente aumentano le corse. Sui mezzi di trasporto le mascherine, come detto, sono obbligatorie. Ma si raccomanda anche di usare guanti monouso, dispenser per igienizzare le mani e naturalmente mantenere il distanziamento. Una tra le principali novità riguarda l’introduzione del biglietto elettronico nominativo sia per le Frecce sia per gli Intercity, per i quali la prenotazione diventa obbligatoria. Ancora ridottissimi invece i collegamenti con la Sicilia e la Sardegna.

Attività motorie

Le attività motorie e gli sport individuali tornano liberi, senza più la limitazione della distanza. Si potrà andare a correre, a piedi, in bicicletta ma anche a nuotare, in canoa, surf, il golf dove si vuole nell’ambito della Regione e sarà consentito anche spostarsi con un mezzo, ad esempio, per raggiungere il lungomare o il sentiero di montagna su cui correre. Sarà necessario tenere i due metri di distanza in caso di sport, di un metro in caso di passeggiata tranne che con i conviventi. In alcune regioni, come la Sicilia, consentito anche il tennis.

La bicicletta? Può essere usata per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che sono aperti, oltre che per fare sport.

Parchi e giardini

La decisione su parchi e giardini spetta ai sindaci. Mantenendo comunque l’obbligo del distanziamento. Saranno intensificati i controlli e se non si riuscirà a garantire il distanziamento sociale i sindaci potranno richiudere. Sarà consentito anche ai bambini tornare a giocare nei parchi, accompagnati sempre da un adulto. Le aree gioco dovrebbero essere tuttavia chiuse. In molte città i sindaci hanno predisposto piani di contingentamento e di prenotazione degli ingressi nelle aree verdi destinate alle famiglie.

Cimiteri e messe

Riaprono i cimiteri, con obbligo di distanziamento e ingressi contingentati. Potranno essere celebrati funerali seguendo un protocollo specifico. Dovrebbero riprendere anche le messe, pur se non esiste ancora una data certa. E comunque sarà vietato scambiarsi il segno della pace.

I negozi

Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, saranno aperte librerie, cartolerie e negozi per bambini che vendono anche scarpe. Oltre a vivai e fiorai al dettaglio. Nei piccoli negozi si entra uno alla volta, con la mascherina e si tiene la distanza di un metro, sia in fila che all’interno. Nelle strutture più grandi si procederà con gli ingressi stagionati. Sono obbligatori i dispenser con gel disinfettante all’ingresso.

Calzature e moda per adulti dovranno attendere ancora due settimane. Nelle Faq diramate dal Governo, però, si legge che «è consentita la consegna di prodotti a domicilio», purché siano evitati contatti personali a distanza inferiore a un metro. E quindi scarpe, abiti, accessori e altri beni potranno essere acquistati da casa.

Dopo il cibo a domicilio, riprende anche il take away, con il divieto, però, di fermarsi a consumare nelle adiacenze dei locali. Debutta anche il «servizio di asporto fatto in auto», che Palazzo Chigi chiama drive through, cioè la possibilità di consegnare presso l’automobile del cliente.

Studi professionali

Riaprono gli studi professionali. Architetti, commercialisti, ingegneri, consulenti, collaudatori, studi legali e restauratori. Riprendono le attività degli studi medici specialistici e scientifici. I dentisti stanno mettendo a punto un protocollo particolare. Nel Lazio ricomincia anche l’attività sui set cinematografici. Sempre consentito il lavoro di colf e badanti anche se non conviventi.

Restano in vigore le misure di prevenzione per chi ha sintomi da Covid-19. Chi ha la febbre a 37,5 «deve rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante».

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