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Deeney, il leader anti-ripresa torna ad allenarsi: la gente augura a mio figlio di ammalarsi

Il capitano del Watford: mi sono esposto e mi hanno massacrato. La regolarità del campionato è già andata: il Liverpool vincerà ma tutti ricorderanno questo come il campionato del coronavirus

Deeney, il leader anti-ripresa torna ad allenarsi: la gente augura a mio figlio di ammalarsi

“La regolarità del campionato è già andata a farsi benedire. Non c’è più, sparita”. Troy Deeney, il capitano del Watford diventato il leader anti-ripresa, si arrende e torna ad allenarsi. Ha ricevuto ampie garanzie dal professore Jonathan Van-Tam, uno dei principali consulenti del governo per il coronavirus. Le sue preoccupazioni erano e sono rivolte tutte a suo figlio, di appena 5 mesi e con problemi respiratori. Lo stesso bambino “a cui sui social alcuni hanno augurato di prendersi il coronavirus”.

Deeney dice alla CNN di aver subito in queste settimane attacchi di tutti i tipi: “Io e Danny Rose ci siamo esposti, siamo stati massacrati per questo. Mia moglie riceve offese continuamente e quando cammino per strada la gente mi dice: “Oh, io vado al lavoro, torni al lavoro anche tu”. Io gli rispondo che mica sono io che gli ho chiesto di tornare a lavorare… Quando se la prendono con mio figlio di 5 mesi, quella è la parte più dura per me”.

Si riprenderà a giocare, ma per il capitano del Watford il campionato ha poco senso: “Mi dispiace per il Liverpool. Non importa come andrà, meritano di vincere il campionato. Meritano di prendersi il trofeo ma anche se terminiamo tutte le partite, questo sarà ricordato come l’anno della pandemia. Non sarà l’anno del Liverpool”.

Deeney ha dichiarato di essersi convinto a tornare all’allenamento dopo una serie di conversazioni col professor Van-Tam. “Le mie preoccupazioni erano solo per la mia famiglia. Ho un figlio di cinque mesi che ha difficoltà respiratorie. E apparteniamo ad una etnia a rischio. Stanno facendo ricerche molto, molto accurate per tenerci al sicuro. E alla fine ci sarà una qualche forma di rischio per tutti noi che torneremo al lavoro”.

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