The Athletic ad Agnelli: che stupidaggini sull’Atalanta, il calcio dei top club è noioso
Lunga lettera al Presidente della Juventus: "Volete giocare continuamente tra di voi, il filetto è buono ma tutte le sere stufa"

Agnelli qui con Platini nemico di Infantino
“Adoro il filetto, ma non lo mangerei tutte le sere”. E’ il succo di una lunghissima e accorata lettera aperta ad Andrea Agnelli scritta da Oliver Kay su The Athletic. Nella quale si smonta metodicamente la linea elitaria di una Superlega per top club, espressa con le dichiarazioni al FT Business of Football Summit a Londra di 5 giorni fa, sull’Atalanta. Non un attacco frontale come quello del Paìs ma un lungo ragionamento con la stessa sostanza: il calcio in esclusiva ai top club è noioso.
Le argomentazioni del Presidente della Juventus vengono definite letteralmente “stupide”. Semplicemente perché in un mondo nel quale “i ricchi diventano sempre più ricchi, lasciando gli altri indietro” proprio questa sembra essere l’unica strada che Agnelli, e gli altri “mega-ricchi” concepiscono quando parlano di crescita del calcio.
Kay, dopo aver tessuto un lungo elogio dell’atalanta e del calcio romantico delle piccole realtà che infiammano i tifosi, parla esattamente di questo: dove volete arrivare? Se i campionati nazionali sono diventati troppo piccoli per i top club è anche e soprattutto – scrive – per colpa di club come la Juve in Italia o il Bayern in Germania che vincono da troppi anni consecutivi, ammazzando la competizione.
Ma ancora di più: tutti, da Agnelli a Infantino parlano continuamente di far crescere il calcio, di espandere i Mondiali, la Champions, il Mondiale per club, le altre coppe, per attirare sempre più sponsor e soldi. Ma per farne cosa, se già ora i top club guadagnano più soldi di quanti ne possano spendere, hanno i migliori allenatori che allenano i migliori giocatori?
Il punto di tutta la lettera è che questo super-calcio lascia i tifosi freddi. I campionati nazionali che Agnelli vorrebbe mettere sempre più in secondo piano sono il cuore del calcio. “Perché gli aspetti fondamentali sono altri: la comunità; le rivalità che crescono attraverso i decenni e la storia; l’opportunità di sognare”. Il filetto è buono, ma tutte le sere dopo un po’ stufa.