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El Paìs: «L’Atalanta è sovversiva per il “cucciolo” degli Agnelli il presidente del club di Calciopoli»

In Spagna elogiano il miracolo di Gasperini e attaccano il numero uno della Juventus: “Se avesse dietro Gazprom, l’Atalanta andrebbe benissimo”

El Paìs: «L’Atalanta è sovversiva per il “cucciolo” degli Agnelli il presidente del club di Calciopoli»

“Il bel gioco dell’Atalanta è sovversivo”, per il “cucciolo” degli Agnelli. Un “presidente che ha soldi a palate e il caratteristico senso di proprietà dei ricchi” che “ha disegnato il futuro panorama del calcio sottoposto alle leggi del business e agli impulsi dei commercianti”.

Non sono passate sottotraccia in Spagna le dichiarazioni del Presidente della Juventus, al FT Business of Football Summit a Londra di 5 giorni fa, quelle sull’Atalanta che “senza storia internazionale e con una grande prestazione sportiva ha avuto accesso diretto alla massima competizione europea per club”, chiedendosi se fosse giusto o meno. E nel giorno della trasferta dell’Atalanta in Spagna, parte l’attacco frontale. Su El Pais con un duro editoriale nel quale il quotidiano spagnolo scrive che “se l’Atalanta avesse sede a San Pietroburgo, senza alcuna traccia in Champions League, ma beneficiasse del peso economico di Gazprom, della demografia di una città di sei milioni di abitanti, l’opinione del giovane cucciolo degli Agnelli sarebbe molto diversa. Nel suo modello di calcio, gli interessi dei potenti sono sempre ben accetti”.

Di più: “L’Atalanta ha creato una squadra che abbatte le barriere che separano i pochi privilegiati dai comuni mortali, esclusi dalla Super League europea: uno spazio elitario e chiuso in cui vincerebbero i grandi interessi economici e corporativi. Gli altri dovranno vivere degli avanzi”.

Prima dell’affondo: “Agnelli presiede un club che nel 2006 è stato sanzionato per la sua partecipazione allo scandalo di Calciopoli. Non è commosso dal fatto che la piccola Atalanta giochi alla grande e segni più gol di chiunque altro in Europa (70 in 25 partite). Non sembra rilevante.

L’Atalanta ha un valore immenso nel calcio. Sfida le convenzioni di un’epoca segnata da un feroce mercantilismo e rappresenta uno spazio di felicità non solo per i suoi seguaci, ma per gli amatori in generale. È una squadra costruita con più ingegnosità che denaro, con un’ambizione insospettata e la grandezza di un lavoro ben fatto. A questa equazione aggiunge un fattore sconcertante: si scopre che il bel gioco è sovversivo”

 

 

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