Damascelli: “Vergogna alle istituzioni calcistiche italiane che non tutelano l’immagine del nostro calcio”

Su Il Giornale: il riferimento è alla decisione della Uefa di escludere gli arbitri italiani da EUL e Champions, presa sotto la pressione di alcune federazioni

hanno liberato Orsato

Su Il Giornale, Tony Damascelli commenta l’esclusione degli arbitri italiani da Europa League e Champions. Una decisione della Uefa presa sotto la pressione di alcune federazioni che trattano gli italiani come untori, scrive, dimenticando che hanno anche loro problemi con il coronavirus.

Peccato che, però, scrive, le squadre italiane vengano accolte lo stesso, all’estero, perché,

“a differenza degli arbitri, fanno reddito, portano denaro e pubblicità”.

Ecco allora il suo attacco alla Uefa, alla Figc e alla Lega.

“Il primo e migliore sostantivo che viene alla mente e alla bocca è: VERGOGNA. Vergogna nei confronti dei capi, o sedicenti tali, i don Abbondio delle istituzioni calcistiche italiane, Federcalcio e Lega che non intervengono a tutelare l’immagine del nostro calcio, messa all’indice da Paesi che hanno uguali, se non peggiori, sofferenze dovute al virus. Sono dirigenti di opaca dimensione, ondivaghi creatori delle scelte part time, un giorno per il sì, quello successivo per il no, del resto coerenti con la propria modestia politica. Vergogna nei confronti dei dirigenti Uefa, un paio anche italiani, sudditi delle pressioni codarde di federazioni (Gran Bretagna e Austria) e club che avrebbero invece necessità di usufruire di arbitri di qualità, come alcuni della nostra associazione. Si procede nell’omertà e nel silenzio. Umiliati da chi non conosce né la dignità, né il rispetto”.

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