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CorSera: Gattuso vuole entrare nel cuore del Napoli, Sarri non riesce ad entrare nella testa della Juve 

C’è un problema di comunicazione in casa Juve, il tecnico ha difficoltà a parlare con la squadra e con il mondo esterno e il mercato e la gestione degli argentini peggiora solo le cose

CorSera: Gattuso vuole entrare nel cuore del Napoli, Sarri non riesce ad entrare nella testa della Juve 
during the Italian Serie A football match SSC Napoli vs Fc Juventus. (Hermann)

“C’è un problema di comunicazione in casa Juve. Tra Maurizio Sarri e la sua squadra. E tra lo stesso allenatore e il mondo esterno”.

Lo scrive il Corriere della Sera. Il primo si vede sul campo e riguarda il deficit di motivazioni della squadra, di cui, nel post partita con il Napoli, il tecnico si è assunto la responsabilità. Il secondo invece riguarda le frasi pronunciate da Sarri dopo il ko all’ombra del Vesuvio, che hanno fatto arrabbiare la società e che dipendono dalla sua spontaneità. Una spontaneità

“quasi ruspante. Apprezzabile a livello umano, ma fuori posto quando si siede sulla panchina di una squadra-azienda come la Juve”.

La mancanza di motivazioni, scrive il quotidiano, potrebbe avere radici profonde, che riguardano anche Sarri.

“Mentre infatti Gattuso in versione «one man show» ammette che il suo obiettivo è entrare nel cuore dei giocatori, Sarri confessa tutte le sue difficoltà per accedere alla testa dei suoi. E quando tira in ballo le motivazioni, forse lo fa anche per sorvolare su una certa difficoltà a inculcare le proprie idee di gioco, autorizzando a pensare che quanto di buono si è visto finora, possa essere in qualche modo «artificiale», non spontaneo”.

Il lavoro tattico e tecnico che fa l’allenatore nella Juve si vede, quando la squadra gioca a pieno regime, meno in serate come quella della Supercoppa o della partita contro il Napoli. In quelle occasioni si può pensare

“che la conquista dei cervelli bianconeri sia ancora lontana. E, peggio ancora, che quella dei cuori non sia nemmeno cominciata”.

La responsabilità però non è tutta di Sarri, conclude il quotidiano, anzi.

“Il mercato, la gestione degli argentini, la qualità di terzini e mezzali: tutto rischia di aumentare la distanza tra le idee del nuovo allenatore (preso per quelle) e la loro realizzazione rapida e indolore. E dentro a questo «vuoto» ogni tanto si tuffano gli avversari”.

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