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In Lega Serie A un’opera d’arte contro il razzismo per testimoniare l’impegno contro la discriminazione

Tre quadri affiancati raffiguranti delle scimmie, creazione di Simone Fugazzotto. L’artista: “Ho cercato di raccontare che chi determina chi siamo sono le nostre azioni, non il colore della pelle”

In Lega Serie A un’opera d’arte contro il razzismo per testimoniare l’impegno contro la discriminazione

Può l’arte combattere il razzismo? E’ quello che vuole provare a fare la Lega Serie A. Con la complicità di Simone Fugazzotto. L’artista ha consegnato infatti alla Lega il suo progetto artistico contro il razzismo. Lo ha realizzato il 15 maggio scorso, durante la Finale di TIM Cup tra Lazio e Atalanta.

Si tratta di un trittico, tre quadri affiancati raffiguranti delle scimmie. L’obiettivo dell’opera è diffondere i valori dell’integrazione, della multiculturalità e della fratellanza. Il trittico di Fugazzotto sarà esposto in forma permanente all’ingresso della Sala Assemblea della Lega Serie A per sottolineare l’impegno del mondo del calcio contro ogni forma di discriminazione.

L’amministratore della Lega, Luigi De Siervo, ha così commentato l’iniziativa:

“Lo sport, in prims il calcio, rappresenta uno straordinario strumento per veicolare message positivi, di fair play e di tolleranza. I quadri di Simone rispecchiano pienamente questi valori e resteranno esposti nella nostra sede. L’impegno della Lega contro ogni forma di pregiudizio è forte e concreto, sappiamo che il razzismo è un problema endemico e molto complesso, che affronteremo su tre diversi piani, quello culturale, attraverso opere come quella di Simone, quello sportivo, con una serie di iniziative insieme a club e calciatori, e quello repressivo, grazie alla collaborazione con le forze dell’ordine. Agendo contemporaneamente su questi tre diversi livelli siamo sicuri che riusciremo a vincere la partita importante contro il male che rovina lo sport più bello del mondo”.

L’artista, dal canto suo, spiega:

“Per un artista non esiste niente di più importante di cercare di cambiare la percezione delle cose attraverso una propria opera. II concept, l’estetica, la realizzazione tecnica, anche se molto importanti arrivano dopo. Con questo Trittico ho cercato di raccontare questo, che siamo creature complesse e affascinanti, che possiamo essere tristi o felici, cattolici, musulmani o buddhisti, ma che, in fondo quello che determina chi siamo sono le nostre azioni, non il colore della pelle”.

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