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Milik, inutili le prime terapie. Probabilmente tornerà disponibile a dicembre

I primi tre giorni di trattamento non hanno avuto effetto, perciò il Napoli ha chiesto che tornasse a Castel Volturno. Incerti i tempi di recupero, dipenderà dalla sua reazione alle cure

Milik, inutili le prime terapie. Probabilmente tornerà disponibile a dicembre

Non è da prendere sotto gamba la delicata ricaduta che ha colpito Milik e lo ha costretto a tornare dalla Nazionale. Il problema addominale già emerso ad agosto, durante la tournée negli States, non accenna a ridursi.

Da oggi l’attaccante polacco sarà seguito dallo staff medico coordinato dal dottor Canonico. È stato il Napoli a chiedere il suo ritorno, dopo la consultazione con i medici della Nazionale polacca, che hanno subito accordato il permesso. Nessuno ha voluto rischiare.

Milik era partito per Varsavia per partecipare al ritiro della Nazionale polacca e, da domenica, aveva cominciato una serie di trattamenti in un centro fisioterapico nei pressi della Pepsi Arena. Terapie concordate con il Napoli che però, dopo i primi giorni, non hanno dato risultati.

L’infiammazione all’addome è ancora presente, come il dolore. Non si sono attenuati dopo tre giorni di cure, ecco perché al Napoli è sembrato logico richiamarlo a casa in modo da poterlo trattare e seguire con tutta l’attenzione necessaria.

I tempi di recupero non possono al momento essere ancora quantificati. Dipende tutto da come Arek reagirà alle cure. La prognosi sarà sciolta alla fine del primo ciclo di terapie.

Alla partita contro il Milan a San Siro mancano solo 9 giorni e per infortuni come questo ne possono servire da 5 a 30 per recuperare completamente.

Secondo quanto scrive Repubblica Napoli, il club smentisce una forma acuta di pubalgia e spera di recuperarlo per le gare di dicembre contro Bologna e Udinese ma non è da escludere uno stop più lungo.

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