Guardiola furioso col Var e i falli di mano non visti. L’arbitro è quello dell’immondizia al posto del cuore
Due stop pallavolistici non visti nell'area del Liverpool. Pep va su tutte le prime pagine. Il fischietto è l'indimenticabile Oliver

Il Times titola “Guardiola boils over”. È il prodotto di una domenica bollente di Premier, nel quale il Manchester City esce calpestato dal Liveropool, 3-1, e dalla combo arbitro-Var. Il Pep furioso è il titolo di tutti i quotidiani sportivi inglesi, in una specie di festa nazionale del calembour sulle mani. Le mani di Alexander-Arnold che colpiscono in area il pallone dopo appena 5 minuti, con l’arbitro che fa finta di nulla e la Var che nicchia, mentre il Liverpool va a segnare l’1-0 sul capovolgimento di fronte. Le mani – sempre dello stesso difensore del Liverpool – che stoppano un altro pallone in area quando già si è sul 3-1 e l’arbitro continua a non vedere, facendo esplodere di rabbia Guardiola in panchina. Le mani, infine, del tecnico del City che vanno a stringere quelle del direttore di gara a fine partita, con un’energia al limite dei film di Bud Spencer: “Thank you so much!”, gli urla in faccia, e in Inghilterra davvero si chiedono se fosse solo ironia…
“Thanks for nothing”, titola in prima pagina il Mirror, e “Hand it to the Reds” il Daily Express. Insomma va così, per Pep. Il quale lascia Anfield con una domanda che gli scoppia nella testa: quei 21 secondi che sono passati dalle proteste per il mancato penalty al vantaggio dei Reds hanno deciso le sorti della Premier? E’ la stessa domanda che pone la Bbc ai suoi lettori nel consueto “live” di commento al fatto più importante della giornata sportiva: “Will those 21 seconds decide title race?”.
“Sul rigore non assegnato – ha detto in conferenza stampa Guardiola – non sarebbe carino da parte mia lamentarmi dell’arbitro. Chiedete a lui”. Lui è Micheal Oliver , l’arbitro col “bidone dell’immondizia al posto del cuore”, quello che fece impazzire Buffon nel post Real Madrid-Juve dell’aprile 2018. Stavolta trattasi di indifferenziata, e nel bidone ci finisce tutto il pacchetto arbitri-Var.
“Chiedete a Mike Riley, a chi sta in sala VAR, a chi fa questo lavoro, io devo fare il mio e parlare della nostra prestazione che è stata positiva. Vedo le altre squadre quando vengono qui, hanno grande rispetto per Anfield e per gli avversari. Noi invece, nonostante i problemi con la rosa, abbiamo giocato una delle migliori partite in assoluto.Il modo in cui abbiamo giocato è il motivo per cui siamo campioni in Premier da due anni di fila. Complimenti al Liverpool che ha vinto e non possiamo negare quanto siano bravi, ma è positivo il modo in cui abbiamo giocato così come tutte le occasioni create con personalità. Alla fine è in area che si decide, è stato un po’ come in Champions qualche anno fa, quando hanno segnato tre gol con i primi tre tiri. Anche qui hanno fatto due gol con i primi due tiri, poi diventa dura”.
E’ in area che si decide, e sono settimane che non si decide nulla ai monitor dell’on-field-review. Le polemiche sulla Var ormai in Inghilterra hanno già raggiunto e superato la temperatura italiana. Riunioni, editoriali di fuoco, tifosi in rivolta- quelli che vanno allo stadio e sono sempre gli ultimi a sapere cosa accade in campo con la moviola – oltremanica la questione è seria già da un po’. Tanto che proprio alla vigilia della “partita più bella del mondo”, il capo degli arbitri Mike Riley aveva convocato i suoi per spingerli a usare di più quel benedetto monitor a bordo campo. Ma a giudicare dal Pep furioso non è successo. E dopo l’incredibile 3-1 del Liverpool ai campioni in carica anche la stampa british più british è costretta a occuparsi di arbitri e Var. Sono piantati ancora al perfetto riassunto del disastro arbitrale di Klopp, quello che oggi la Bbc ritrae sorridente e sornione come un “gatto che ha trovato il latte”: “L’arbitro lascia correre perché c’è la Var e la Var lascia correre perché c’è l’arbitro”.