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Giuffredi: «Multe ai calciatori? Escono tante notizie false. Hanno sbagliato, dovevano parlare col presidente»

A Radio Punto Nuovo: «De Laurentiis avrebbe capito, è dipinto male. I giocatori sanno di aver commesso un errore ma sono esseri umani»

Giuffredi: «Multe ai calciatori? Escono tante notizie false. Hanno sbagliato, dovevano parlare col presidente»

A Radio Punto Nuovo è intervenuto Mario Giuffredi, procuratore di Hysaj e di Mario Rui.

Sul portoghese ha dichiarato:

“L’infortunio lo ha frenato. Non ha mai avuto la serenità per curarsi bene. Mi auguro che adesso possa curarsi bene e tornare in campo. Se sta bene, può fare molto bene”.

Su De Laurentiis e la favola dello sceicco pronto a comprare il Napoli:

“Sono tifoso della mia città, il Napoli è una parte della mia città e per me l’ipotesi dello sceicco è totalmente inventata. De Laurentiis non lascerà mai la società. E’ la sua azienda, la sua passione, il suo amore. Secondo me può portare avanti sia il Napoli che il Bari. Il Bari arriverà in A in 3 o 4 anni e in questo frangente di tempo, possono cambiare tante cose”.

Sulla questione delle multe che De Laurentiis vorrebbe comminare ai giocatori del Napoli per l’ammutinamento.

“A livello mediatico escono tantissime notizie false, conosco la verità e tantissime cose non sono vere. Personalmente per il buon rapporto che ho con il Napoli, non sto a pensare a ciò che dovrò fare a livello legale, la prima mossa deve farla il Napoli. Noi ci difenderemo, ma mettendo in chiaro le cose come stanno. Sono pagati dal club che fa delle scelte ed i giocatori devono eseguirle. Sicuramente anche loro sanno che hanno fatto una cosa sbagliata, forse troppo impulsiva. Non stiamo sul piede di guerra, vogliamo solo rimettere la squadra in carreggiata”.

Sugli episodi di criminalità che hanno coinvolto Allan e Zielinski:

“Sono la cosa che mi fa dispiacere. Sono cose che danno fastidio, si generalizza, si comincia ad essere prevenuti e la tifoseria passa per delinquenti. Ma non è così. Se si vanno a chiedere giocatori importanti e leggono ciò che succede, hanno paura. La nostra è una bellissima città e con la collaborazione dei tifosi dobbiamo trasmettere il messaggio”.

Sul motivo per cui i calciatori si sono arrabbiati tanto:

“Un motivo c’è ed è anche uscito pubblicamente. I giocatori sono esseri umani, hanno delle famiglie. Dieci giorni di ritiro, finisce il campionato e vanno in Nazionale, nuovamente distanti dalla famiglia. Vanno capiti, ma non giustificati. Ho sempre la mia idea: potevano andare in ritiro, parlare con il presidente anche nei giorni successivi, il presidente – una persona buona ed intelligente – avrebbe capito e li avrebbe mandati a casa. Hanno preso una decisione di pancia ed è successo quel che è successo. Non ho niente a che vedere con nessuno, io faccio sempre l’interesse dei giocatori”.

Su De Laurentiis:

“E’ una persona seria che fa i suoi interessi, come io faccio i miei. Viene sempre definita come una persona che non è. Questo è un mondo difficile. Mettersi sul piatto per come si è, ci mangerebbero vivi. E’ molto gentile, cordiale, ascolta le esigenze di tutti e si lavora molto bene. E’ dipinto male. Al presidente devi sapergliele dire le cose”.

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