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Moggi: la strigliata di De Laurentiis fa bene al Napoli. De Ligt? Non era rigore

Su Libero ripercorre l’ultima giornata di campionato. La partita più bella è stata Lazio-Atalanta. La Juve fatica a chiudere i match. Conte si arrabbia

Su Libero Luciano Moggi ripercorre l’ultima giornata di campionato. Una “contesa meravigliosa” quella tra Lazio e Atalanta, forse la gara più bella. Ha mostrato due partite in una:

“una Lazio incapace di intendere e volere nella prima parte ed eccellente nella ripresa, quando si è presentata in campo con ben altra determinazione, forse spronata dai fischi dei tifosi. E si è trasformata da dominata a dominatrice”

Con la vittoria sul Bologna la Juve si conferma in testa ma sebbene l’andamento della partita mostri un progresso di gioco, ci sono anche delle difficoltà a chiuderla una volta in vantaggio “probabilmente per effetto di un giro palla troppo lento”.

Moggi scrive anche della polemica per il fallo di mani di De Ligt:

“Non era rigore quello reclamato dal Bologna perché De Ligt, sbagliando l’intervento, si è scalciato da solo il pallone sul braccio: è uno dei motivi per cui non può essere mai fischiata la massima punizione, lo scrive il Codice Rizzoli”.

L’Inter vince sul Sassuolo ma Conte si arrabbia moltissimo per il calo fisico dei venti minuti finali.

“Non l’ha calmato neppure l’aver constatato come i suoi si fossero già messi alle spalle il ko interno con la Juve, l’avversario di sempre, riprendendo subito il cammino”.

A Napoli, la squadra di Ancelotti, “in chiaroscuro” riesce a battere il Verona con due gol del redidivo Milik, ma con fatica e chiamando in causa Meret ad alcune grandi parate:

“la strigliata del presidente De Laurentiis contro Insigne, Mertens e Callejon ha evidentemente lasciato il segno”.

Il Milan gioca un buon primo tempo ma i difetti restano sempre gli stessi, nonostante il nuovo allenatore.

“basta guardare come il reparto arretrato ha difeso in occasione dei due gol subiti”.

Nessuna emozione particolare per Sampdoria-Roma, con due contendenti che non volevano perdere e un pareggio a reti inviolate.

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