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Al Festival di Venezia il filo rosso tra Kusturica, De Laurentiis, Maradona, Castel Volturno

Il regista serbo presidente della giuria del premio “Luigi De Laurentiis” per la migliore opera prima. Quest’anno ha vinto il sudanese Amjad Abul Alaladi con “You will die at 20”.

Al Festival di Venezia il filo rosso tra Kusturica, De Laurentiis, Maradona, Castel Volturno
C’è un filo rosso che lega Emir Kusturica, Maradona, Castel Volturno. Oggi da Venezia Aurelio De Laurentiis ha twittato una sua foto col celebre regista naturalizzato serbo – autore di capolavori quali Underground, Papà è in viaggio d’affari, Tempo di gitani, e anche del film-documentario su e con Diego Maradona. Kusturica è stato il presidente della giuria del premio “Luigi De Laurentiis” istituito nel 1999 e dedicato alla memoria del padre del presidente del Napoli. Un premio per la migliore opera prima, che assegna una borsa di 100.000 dollari – messi a disposizione da Aurelio e Luigi De Laurentiis – suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore della pellicola vincitrice.
Kusturica è anche uno dei registi presso cui si è formato Edoardo De Angelis che proprio a Castel Volturno ha ambientato alcuni suoi film tra cui Inseparabili e Il vizio della speranza che aveva tratti fortememente ispirati a Kusturica – non il finale cattolico, ovviamente. Kusturica lo definì un talento visionario.
Aurelio De Laurentiis è il trait-d’union cinematografico-calcistico tra questi mondi e questa sera a Venezia proprio Kusturica ha consegnato il premio al. regista e sceneggiatore sudanese Amjad Abul Alaladi che ha firmato You will die at 20.
Tra i premiati, nel 2003, il regista russo Andrej Petrovič Zvjagincev che è stato due volte candidato al Premio Oscar come miglior film straniero come Leviathan e Loveless. E nel 2008 Gianni Di Gregorio col gioiellino “Pranzo di ferragosto” che andò molto bene al box-office.
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