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Coni, la riforma del governo taglia i biglietti omaggio. Per Malagò e soci 20 tagliandi (erano 500)

La nuova società di gestione – Sport e salute – che tante polemiche ha provocato, ha ridotto le disponibilità del Coni da 500 a 20

Coni, la riforma del governo taglia i biglietti omaggio. Per Malagò e soci 20 tagliandi (erano 500)

Cambia in questa stagione la gestione dei biglietti omaggio allo stadio, dopo il passaggio di gestione dal Coni alla società Sport e salute. Un passaggio frutto della riforma governativa che ha provocato molte polemiche, con il coinvolgimento persino del Cio, il pericolo di andare alle Olimpiadi di Tokyo senza il tricolore. A disposizione il Coni aveva 500 biglietti mentre adesso ne avrà appena 20, una svolta non solo tecnica, spiega la Gazzetta dello Sport, ma di abitudini legate ai tanti che erano abituati a chiedere con naturalezza «mi rimedi un biglietto allo stadio?».

La tribuna «Coni» (ma ora tornerà «Autorità»), era l’obiettivo massimo, uno status symbol. «Un simbolo del potere – racconta il fotografo Umberto Pizzi, che per anni quello spicchio di stadio ha immortalato –. E se dalla tribuna d’onore ti sfrattavano nella tribuna laterale, voleva dire che ormai stavi cadendo in disgrazia…».

Le nuove regole

200 biglietti, dei 500 che erano riservati al Coni, verranno regolarmente venduti per gli altri Sabelli ha previsto che solo le autorità previste dal Cerimoniale di Stato possano accedervi e che i campioni olimpici possano portare un solo accompagnatore. Ci saranno poi biglietti riservati agli sponsor e una quota al sociale. AL Coni restano circa 20 biglietti.

Onestamente, una mortificazione. Fatto che sta che la dotazione di Roma-Genoa è rimasta intonsa e lo stesso succederà domenica. Non si dica che Giovanni Malagò ha bisogno di Sport e Salute per andare allo stadio Olimpico.

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