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L’Invalsi spacca in due l’Italia: al sud il 50% dei ragazzi insufficiente in italiano e matematica

Un quadro devastante. In Calabria il 70% non sarebbe neppure in grado di leggere un biglietto del treno, un bugiardino di un farmaco, un articolo di giornale

L’Invalsi spacca in due l’Italia: al sud il 50% dei ragazzi insufficiente in italiano e matematica

L’Invalsi spacca in due l’Italia. Ieri l’ente di valutazione guidato da Anna Maria Ajello ha presentato la fotografia del sistema scolastico del nostro Paese. Ne parla oggi il Corriere della Sera.

Ebbene, da un lato ci sono le scuole del Nord, che portano 4 studenti su 5 (dalle elementari alla maturità) ai traguardi previsti dalla legge, sia in italiano che in matematica. Dall’altro, invece, il Sud: la metà degli alunni delle scuole di Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna, arriva alla maturità con insufficienze in entrambe le materie.

I picchi di insufficienze si riscontrano negli istituti tecnici e professionali. In Calabria, ad esempio, il 70% dei ragazzi è insufficiente in italiano, non ha le competenze di base neppure “per leggere un biglietto del treno, un bugiardino di un farmaco, un articolo di giornale”.

Il direttore dell’Invalsi, Roberto Ricci, prova a spiegare le motivazioni di questo disastro:

“Le cause sono varie. Molto dipende dal contesto e dalla situazione socioeconomica familiare. In alcune aree l’impreparazione è tale che è come se un terzo degli studenti non avesse frequentato la scuola: alla fine delle superiori ha conoscenze e competenze della terza media. Nei piccoli centri delle regioni del Sud ancora esistono classi di fatto differenziate per i bravi e gli studenti considerati scarsi, le istituzioni scolastiche sono deboli e dunque restano ancorate a modelli che sono arretrati”.

Non a caso, spiega, il “fattore scuola” o il “fattore classe” al Nord ha un’influenza minima sulla riuscita dei ragazzi, rispetto al sud. Vale a dire che chi sbaglia scuola o classe, al meridione, ha molte meno chance dei suoi coetanei.

Guardando il dato nazionale, uno studente su tre ha una preparazione insufficiente in italiano: a raggiungere la sufficienza sono solo il 65,6 % alle medie e il 65,4 % in quinta superiore.

Va peggio in matematica. In terza media 3 ragazzi su 5 (61,33%) sono in pari con il programma, ma alla fine delle scuole superiori la percentuale scende al 58,3%.

In matematica, poi, le ragazze vanno peggio dei maschi e questo, spiega la Ajello, “rischia di fare di loro le nuove povere”.

Per quanto riguarda, poi, l’inglese, nella comprensione orale solo uno studente su tre riesce a raggiungere i risultati richiesti.

Ieri il direttore generale del Miur, Carmela Palumbo, ha annunciato che nelle prossime settimane si costituirà una task-force alla presenza anche degli enti locali per individuare degli interventi mirati nelle quattro regioni interessate dall’emergenza.

 

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