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I problemi del calcio moderno. Da Neymar a Bale approdando in Cina

Sfogliando con occhio attento i giornali ci si accorge di quanto sia diventato problematico il mondo del calcio

I problemi del calcio moderno. Da Neymar a Bale approdando in Cina

Il Real ha un problema con Bale

Dopo arriveranno le dichiarazioni opportune per rimediare, ma oggi l’addio di Bale non avviene nel segno del rispetto che un calciatore come lui meriterebbe. Certamente alcuni agenti, strategici e calcolatori, non agevolano le buone relazioni tra i club e i giocatori ma l’uscita di scena di una stella deve avere più un tono di grandezza che di oblio. Non sempre è possibile perché a volte gli interessi dei giocatori passano davanti a quelli dei club e i giocatori giocano molte volte con il carisma che hanno lasciato tra i tifosi, con la complicità della stampa.
Santi Nolla, Mundo Deportivo

Il Psg ha un problema con Neymar

A Parigi o altrove, l’argomento accompagnerà Neymar Junior nei prossimi mesi o anni. La sua caviglia destra sarà abbastanza forte da lasciarlo solo e permettergli di fare un’intera stagione, a differenza dei suoi due anni a Parigi? La sequenza delle sue ferite al piede destro, nel febbraio 2018, da giugno a giugno 2019, solleva dubbi. Questo dubbio è uno dei fattori che hanno portato al divorzio tra PSG e il brasiliano, il cui forte desiderio è lasciare la capitale quest’estate.
Arnaud Hermant, L’Équipe  

Il Barça ha un problema con i giovani

Patrick Kluivert è stato contattato affinché assuma il ruolo di coordinatore del calcio formativo. Al Barcellona, scrive Jordi Quixano su  El País , sono “coscienti che alla Masia si sono perduti segni di identità perché sono già trascorsi molti anni senza prodotti delle giovanili in prima squadra, a eccezione di Sergi Roberto. Bartomeu e la sua giunta hanno deciso di recuperare la tradizione”. Il vicepresidente Mestre che teorizzava la normalizzazione del Barça si è dimesso qualche settimana fa.  

Gli sceicchi hanno un problema in Cina

L’agenzia cinese Xinhua, di proprietà del governo, in un editoriale ha definito i campioni del Manchester City “irrispettosi” e “arroganti”, accusandoli di essere stati in turnèe nel loro paese solo per soldi, senza aver coinvolto emotivamente i tifosi. Grosso imbarazzo per lo sceicco Mansour, che nel 2015 ha venduto in Cina una quota pari al 13% del club per 265 milioni di sterline. Il City dovrà giocare ancora una partita a Hong-Kong e una in Giappone. La polemica è nata dal rifiuto di Guardiola a fermarsi a parlare con i tifosi dopo la partita con il West Ham. “Mentre gli altri club erano qui a caccia di cuori e menti tra la gente del posto – ha scritto l’agenzia di stampa cinese – l’unico obiettivo del Manchester City è sembrato quello di attingere denaro dalle tasche dei fan. Un atteggiamento di arroganza dovuto alla convinzione di essere l’attrazione principale del torneo. Oggi però gli altri club lasciano la Cina con un nuovo rispetto e nuovi fan; il Manchester City la lascia con nessuno dei due”.

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