Devo parlare con la società

Ha parlato anche della Juventus, Maurizio Sarri, nel corso della conferenza stampa tenuta poco fa prima della finale di Europa League di domani:

“Io ho bisogno di parlare solo della finale e dei miei giocatori. Del mio futuro parleremo dopo”.

Non è questo il momento, insomma, per parlare di qualcosa che sia oltre domani.

“Devo parlare con la società. Ora penso alla finale di Europa League. Ho ancora due anni di contratto”.

Tutto rimandato a dopo la finale. Prima di allora il tecnico del Chelsea preferisce tenere l’attenzione alta solo sulla partita.

A Sky ha aggiunto: “non è una partita che puo’ far cambiare il mio giudizio nei confronti dei miei giocatori, o il giudizio della società nei confronti dell’allenatore. Domani è una partita importantissima che potrebbe far diventare straordinaria la nostra stagione. Sarà difficile perché l’Arsenal è pericolosissimo soprattutto nelle ripartenze, abbiamo qualche infortunio di troppo, ma mentalmente siamo pronti”.

Kantè

Di Kantè ha detto ha un problema al ginocchio. “Faremo di tutto per recuperarlo, ci proveremo, vedremo come starà domani e decideremo. Siamo 50 e 50, ieri erano 60 no e 40 sì. Ora abbiamo  pochi centrocampisti e lui è l’unico ad avere caratteristiche difensive. Stiamo provando a recuperarlo in ogni modo. Sennò sarà un problema”.

Della stagione del Chelsea ha detto: “Abbiamo disputato una grande stagione, giocheremo la finale di Europa League e abbiamo perso la finale di FA Cup ai rigori contro il Manchester City che è la migliore squadra d’Europa. È stata un’ottima stagione, non so se vinceremo domani ma so che un trofeo renderebbe questa stagione fantastica”.

Giroud o Higuain

“È un grande, ma puo’ migliorare ancora, sono convinto che potrà diventare il miglior giocatore d’Europa e del mondo”.

In attacco ha ancora il dubbio tra Giroud e Higuain: “Giroud ha fatto molto bene in Europa League e ci ha aiutato tanto. Domani deciderò se farlo giocare o meno”.

Sarri lascia la sala stampa – dice il sito della Uefa – mostrando il pugno chiuso ai giornalisti che di solito seguono il Chelsea.