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Orrico sta con Icardi: «Ha ragione lui» e Marotta sta juventinizzando l’Inter

L’ex tecnico nerazzurro è dalla parte dell’attaccante: «Fossi in Icardi, non mi sarei più presentato al campo». E ce l’ha anche con l’ad dell’Inter

Orrico sta con Icardi: «Ha ragione lui» e Marotta sta juventinizzando l’Inter

Le ragioni di Maurito

Icardi HA ragione. Il maiuscolo non è un caso, perché nella querelle Inter-Icardi, sta perdendo peso il partito di Spalletti che, anche agli occhi dei tifosi nerazzurri, comincia ad essere un po’ stucchevole con le sue prese di posizione. Anche ieri, nel post partita il tecnico nerazzurro ha detto: «La cosa che conta in un giocatore è la disciplina. Messi e Cristiano Ronaldo fanno la differenza, ce ne sono pochi altri al mondo. Abbiamo perso tante partite anche con Icardi, per anni l’Inter non è andata in Champions anche con Icardi. Abbiamo lasciato fuori altri giocatori per molto meno, come Nainggolan. Doveva stare una partita fuori, ora è di nuovo in gruppo, quando dovrà giocare giocherà». Con Spalletti si sono schierati in tanti ma Corrado Orrico ha detto di no. Lui sta con Maurito Icardi. Lo ha detto a ‘Un Calcio Alla Radio’, trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC

Marotta e la juventinizzazione dell’Inter

«Mi chiedo perché hanno tolto la fascia di capitano ad un campione come Icardi. Fossi in Icardi, non mi sarei più presentato al campo. Non sono affari miei, ma sono altre le situazioni da punire». Non ha risparmiato nemmeno Marotta: «Ci deve andare molto piano, ha imparato molto alla Juventus. Wanda Nara? La moglie che fa la manager è un’altra cosa, ma è sempre la manager. I manager fanno i manager e seguono fino alla morte i propri assistiti. Lasciamola fuori la moglie, Wanda Nara è un manager. Icardi è una persona per bene, adesso è un bersaglio facile».

Conta vincere, non i bilanci

E sulla juventinizzazione dell’Inter lo stesso Marotta non più tardi di qualche giorno fa aveva detto: «Con il tempo ho imparato che i bilanci sono importanti, bisogna stare attenti, ma ciò che conta sono le vittorie. Quando si vince, in qualche modo le perdite si riescono a ripianare. Quando non si vince, ti mandano a casa anche se i bilanci sono a posto».

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