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A Roma Milik intona un adagio di Chopin

FALLI DA DIETRO – All’Olimpico non c’è gara contro una Rometta inguardabile. Spalletti fa bene a non far giocare Icardi ma poi rovina tutto in tv

A Roma Milik intona un adagio di Chopin
Salvatore Laporta / KontroLab

FALLI DA DIETRO – 29A GIORNATA

Si riparte per la volata finale.

La sosta libera sciami di medioevo provenienti da Verona.

Al Congresso per le famiglie è relatore Nicola Legrottaglie, ex difensore della Juve, oggi convertito alla castità e adepto dell’associazione “Atleti di Dio”, che fieramente pontifica:

“La donna non vede l’ora di fare quello per cui è stata creata”.

Senza specificare di cosa si tratti. Lasciando così tutto il mondo in ansia.

Sciami di medioevo alle frasi di tale Sergio Vessicchio sedicente giornalista cilentano e di Michele Criscitiello direttore di Sportitalia.

Ci sarebbero tutte le condizioni per la radiazione, ma godiamoci il Medioevo e  una cameratesca pacca sulle spalle.

È il momento cruciale dell’annata.

Toy Boy infortunato

La dannata sosta restituisce un Toy Boy infortunato. Lesione ai flessori.

Ha dodici giorni per guarire.

Ed esserci all’ Amsterdam Arena.

Visita segreta alla clinica Corachan di Barcellona che usa una tecnologia rivoluzionaria.

Infiltrazione di plasma centrifugato del paziente stesso.

Non sono un esperto, ma mi sembra di averne vagamente già sentito parlare.

Qualcosa che ha a che fare col ciclismo di qualche anno fa, o sbaglio?

Qualcosa che ha a che fare con l’indimenticato Pirata.

A cui tolsero di dosso una maglia rosa sudata e dal cuore la voglia di vivere.

Qualcosa che si avvicini all’autoemotrasfusione, insomma.

Parola un tempo terribile. Parola che offre il destro a sospetti indicibili.

E oggi riproposta sotto altra veste e mascherata come trattamento ultra avveniristico.

Trattamento che la Wada (l’agenzia antidoping) ha valutato e depenalizzato nel 2011.

È il momento cruciale dell’annata.

Rometta inguardabile

E non c’è gara all’Olimpico, nel Derby del Sud.

Due minuti.

Imbucata super di Simone Verdi.

Arcadio, l’Armadio di Cristallo va al pianoforte e intona un poetico adagio di Chopin per il più bel goal della giornata e forse della stagione.

Gli azzurri rimanderanno poi alla ripresa la lezione di bel gioco e il dilagare contro una Rometta davvero inguardabile.

La preparazione per Londra prosegue. E gli azzurri possono affrontare la gara più importante dell’anno a petto in fuori. Nulla da temere.

E’ il momento cruciale dell’annata.

Gli Aquilotti scalzano i cugini e si ripropongono per la lotta Champions.

Spalletti ai microfoni dà il peggio di sé

Il Parapet non convoca Wandicardi. E fa bene.

Due allenamenti dopo due mesi di stop non possono bastare.

Preferisce mandare in campo quelli che ha. E fa bene.

Preferisce addirittura lo sproposito di giocare con Vecino centravanti.

Preferisce perdere contro i vibranti Aquilotti.

Ma è ai microfoni che il Parapet mostra il peggio di sé.

È lì che va completamente fuori giri.

È lì che il suo ego smisurato combina sfracelli irreparabili.

E la pochade messa su dalla incredibile sora Wanda continua.

Si fermano le milanesi.

A Marassi una supercazzola del Topone Gigante regala la vittoria ai ciclisti doriani.

Due sconfitte di fila in campionato.

A Ringhio non accadeva da dicembre 2017.

Il quarto posto resiste ancora, ma si sono avvicinati Aquilotti e Dea.

La Dea appunto. Col Napoli la squadra più in forma.

Grande vittoria al Tardini. La squadra è in piena corsa per il quarto posto.

Il Papu Gomez è tornato ai suoi livelli.

Duvan Zapata, con l’ennesima doppietta, raggiunge il Pistolero e il Toy Boy a quota 19 gol in classifica marcatori.

Tutti pronti per un finale di stagione scoppiettante.

Intanto a Verona finalmente smantellano.

Domenica ci sarà Vinality.

Per dimenticare.

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