Mertens e Insigne a digiuno di gol da inizio novembre, solo che la squadra di Ancelotti ha segnato otto gol nelle ultime quattro partite di campionato.
Numeri e sensazioni
La Gazzetta dello Sport racconta Napoli-Spal attingendo un po’ al gergo delle esagerazioni giornalistiche. Nel titolo della cronaca, si legge che l’attacco di Ancelotti è «in crisi». In effetti, Mertens e Insigne non vanno in gol in partite di Serie A dal 2 novembre scorso, Napoli-Empoli 5-1. Allo stesso modo, però, gli azzurri hanno realizzato otto reti nelle ultime quattro partite di campionato. Due all’Atalanta, quattro al Frosinone, una a Cagliari e Spal. Un bottino da 12 punti in classifica.
Tornando al pezzo della rosea, si legge: «Nuovi protagonisti e vecchi difetti. Il Napoli resta in scia della Juventus come da copione ma quel copione ha rischiato la stupefacente modifica dell’ultimo respiro. Perché dopo tanto danzare nell’area della Spal, il dominio chiaro, la solita produzione industriale di occasioni e tiri quando gioca in casa (almeno 20 in 8 partite su 9, in questo caso ben 24), il Napoli aveva raccolto un solo gol, e firmato da un difensore. E così è arrivato puntuale il veleno sulla coda che poteva servire la beffa sui tavoli imbanditi per le feste. Ma sul colpo di
testa di Fares a un soffio dal fischio finale, è apparso uno degli uomini più attesi a inizio stagione, Alex Meret, a togliere con un guizzo da ghepardo quel pallone destinato in rete».
L’assenza di Milik
La Gazza discute anche la scelta di risparmiare Milik, analizzando come «l’assenza del centravanti polacco consenta al Napoli di gioca meglio, i giocatori si trovano a memoria, la manovra scorre più fluida, solo che Arek in questo momento sembra essenziale per risolvere le partite». Degli otto gol di cui sopra, quattro portano la firma dell’ex Ajax. Poi ci sono Fabian Ruiz (Atalanta), Zielinski e Ounas (Frosinone). Più Albiol, a segno ieri su calcio d’angolo. Lo spagnolo, fa notare la rosea, è il primo difensore ad andare in gol in questa stagione tra campionato e Champions League.
Non è solo una questione di difensori-attaccanti, ma anche di come sia arrivata la marcatura. Il trend del Napoli: «Il fatto che sia la quarta rete delle ultime sei su calcio da fermo denota una certa imprecisione e frenesia delle punte nelle azioni più pericolose». In vista della sfida di Milano contro l’Inter, è realistico pensare a Milik dal primo minuto, proprio per poter modificare questa situazione.