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L’Eco di Bergamo ai tifosi: «Sostenete solo l’Atalanta»

Il quotidiano lombardo scrive: «Usiamo buon senso, la curva dell’Atalanta sarà sotto osservazione. Supportiamo i nerazzurri, stop ai cori equivoci».

L’Eco di Bergamo ai tifosi: «Sostenete solo l’Atalanta»

Il commento

Ieri abbiamo riportato il comunicato degli ultras della Curva Nord di Bergamo, decisi a rivendicare il loro diritto a «cori campanilistici contro Napoli». Una posizione coerente, secondo i supporter nerazzurri, con gli insulti “Odio Bergamo” e “Bergamasco contadino” che si sentono in tutti gli stadi d’Italia. Oggi L’Eco di Bergamo, quotidiano della città lombarda, invita i tifosi atalantini a sostenere solo la loro squadra, senza pensare agli avversari.

Questo il testo di un commento (senza firma) apparso oggi nelle pagine sportive: «Dopo le parole di Ancelotti e il Consiglio Federale, Atalanta-Napoli è il banco di prova, tutte le orecchie saranno puntate sullo stadio di Bergamo. Ovviamente certi cori si sentono sempre, da una parte come dall’altra. C’è chi ce l’ha con i napoletani, e chi ce l’ha con i bergamaschi. Chi va allo stadio lo sa. Ma è chiaro che l’attenzione sarà puntata soprattutto sui cori che partiranno dal lato bergamasco contro i napoletani. In questi giorni la Curva Nord ha ribadito il rifiuto di queste norme “silenziatore”, confermando il no al razzismo, ma rivendicando la libertà di dar sfogo a quel che gli ultrà definiscono da sempre – o derubricano – a “campanilismo”».

Avere buon senso

«In questa situazione, servirà buon senso. Non stiamo qui a spaccare il capello in quattro, e a stabilire cosa è razzismo e cosa no. Date le premesse, il rischio è che qualsiasi “coro contro” venga interpretato come “discriminante” dal punto di vista territoriale. E allora poi lunedì si finirà a guardare più curve che al campo».

«Dunque sarebbe bello evitare in origine, e sparare tutti i decibel possibili per aiutare l’Atalanta, che ha bisogno di incitamento, non di multe, o chissà (dopo tutti questi avvertimenti…) di uno stadio semiammutolito da una squalifica. Il tema è delicato. Che lo stadio non sia un giardino botanico, lo sanno tutti. Che certe regole siano teoricamente bellissime, ma nella pratica molto difficili da applicare, e sempre a rischio di contestazioni, è altrettanto certo. Ecco perché l’appello al buon senso: per una sera, meglio tifare Atalanta e basta. Che poi è la cosa più bella». Insomma, stop a quelle manifestazioni che potrebbero risultare equivoche, che potrebbero avere un’interpretazione diversa da parte di ultras e istituzioni sportive. In questo modo, almeno, non si arriva nemmeno a considerare il problema razzismo-non razzismo per i canti di una curva. Sarebbe un buon inizio.

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