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Ponte Morandi: entro Natale al via la demolizione

Il commissario Bucci definisce la sua struttura con due vice. Amiu mette a disposizione un altro deposito per gli scatoloni degli sfollati

Ponte Morandi: entro Natale al via la demolizione

Mentre si attende l’approvazione del decreto per Genova, il sindaco Bucci ha ormai definito il team di esperti che lo affiancheranno: la sua intenzione è di farsi trovare pronto quando il decreto uscirà da Palazzo Madama, dove approderà domani per le votazioni.

La quadra del commissario

Il Secolo XIX parla di due vice: Piero Carlo Floreani, ex procuratore capo della Corte dei Conti di Torino, esperto sul versante giuridico e dei conti pubblici e Ugo Ballerini, direttore generale di Filse, da quasi quarant’anni dirigente della finanziaria regionale, dirigente di lungo corso, quindi.

Accanto a loro, un’equipe di venti persone che operano nella pubblica amministrazione più altri cinque membri che Bucci potrà pescare anche tra pensionati e dirigenti privati.

Tra i nomi che emergono quelli dell’ingegnere Roberto Tedeschi, dirigente a Tursi del settore Patrimonio e demanio, e di Renata Oliveri, in passato dirigente al Bilancio della Provincia di Genova e con diversi ruoli amministrativi come assessore sia in Regione che al comune di Chiavari, oltre che nel Cda di Carige.

Le previsioni per la demolizione

In considerazione dello slittamento dell’incidente probatorio, Bucci ritiene di poter avviare le operazioni di demolizione del ponte, inizialmente ipotizzate per il 5 dicembre, prima di Natale

Il commissario ha rivelato – scrive sempre Il Secolo XIX – che c’è già un accordo con la Procura: “Presenteremo la richiesta ufficiale per il dissequestro del ponte non appena avremo il progetto di demolizione pronto, che daremo in contemporanea al Gip e alla Procura”.

Un accordo confermato dal procuratore capo Francesco Cozzi per il quale “appena ci sarà il piano per la demolizione, verrà fatto esaminare ai consulenti tecnici del pubblico ministero e ai periti. Sulla base dell’esame si cercherà di coordinare l’intervento, senza apporre alcun ritardo alla demolizione: la cosa deve avvenire in modo contestuale, quindi verrà eseguita nei tempi più rapidi possibili e nel modo migliore possibile”.

Forse risolti i problemi del sovraccarico di scatoloni

Ne avevamo parlato nei giorni scorsi: troppi gli scatoloni contenenti i beni recuperati dagli sfollati non ancora recuperati dal deposito Bic, il che metteva in pericolo il prosieguo dei rientri nelle case sotto il Ponte.

Genova 24 racconta che “la società partecipata per la raccolta dei rifiuti Amiu metterà a disposizione della Procura di Genova un altro capannone a lato di via 30 Giugno, dove potranno essere collocati i reperti” acquisiti nell’ inchiesta sul crollo del ponte Morandi. Lo ha reso noto sabato il procuratore di Genova Francesco Cozzi sulla portaerei Cavour, a margine della cerimonia in ricordo delle 43 vittime del disastro.

Il capannone ospiterà i reperti provenienti da via Perlasca, dal greto del torrente Polcevera e soprattutto “i sezionamenti dei monconi del ponte una volta che si potrà fare la demolizione a partire dal moncone Ovest”.

 

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