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Higuain verso il Chelsea, è già diventato «sacrificabile» per la Gazzetta

La Juventus aspetta l’offerta del club londinese, in cui Higuain ritroverebbe Sarri. La sua cessione, l’effetto-Ronaldo e la narrativa che cambia in due anni.

Effetto Ronaldo

Se arrivasse sulla terra un alieno di quelli classici, antenne e corpicino verde e intelligenza avanzata, farebbe fatica a credere alla metamorfosi narrativa vissuta dalla figura di Gonzalo Higuain. In soli due anni, il centravanti della Juventus è passato da «colpo del secolo» a «sacrificabile» nell’organico bianconero. Certo, c’è l’effetto-Ronaldo di cui tener conto, e parliamo di condizioni tecniche prima ancora che economiche. Ma chi come noi ha sostenuto fin dal primo momento che la Juventus stesse imbastendo un’operazione poco lungimirante dal punto di vista economico, si ritrova ora ad aver ragione.

La Gazzetta spiega come il Pipita sia diventato sacrificabile: «Definirlo esubero sarebbe ingeneroso, ma a Torino non hanno più bisogno di lui. Perché Cristiano Ronaldo è il sole intorno a cui ruota il sistema Juve e a cui è stata affidata la missione Champions League. E uno del livello del Pipita, a libro paga per altri tre anni a 7.5 milioni netti a stagione, non può restare con un ruolo di secondo piano».

Il Chelsea e l’impatto

Si parte da qui e si arriva alla possibile (auspicata, da entrambi) reunion con Maurizio Sarri, ora sulla panchina del Chelsea. Secondo la rosea, «da Torino  si aspettano un’offerta per Higuain e per Rugani». Nel pezzo pubblicato stamattina, poi, parte un’arringa difensiva nei confronti di Gonzalo, per cui la sua «esperienza bianconera resta positiva». Leggiamo: «L’argentino e la Juve non si sono aiutati a vicenda a sconfiggere le rispettive sindromi
da finale, ma c’è più che mai il marchio del Pipita sugli ultimi due scudetti. E se è vero che le reti vanno anche pesate oltre che contate, Higuain ha messo il timbro su alcune tappe fondamentali. I gol contro Roma e Napoli al primo anno in bianconero, ancora a segno contro il Napoli e due volte a San Siro nell’ultima stagione».

Ovviamente anche noi sappiamo queste cose, la nostra visione del “fallimento Higuain” è stata puramente economico-finanziaria, piuttosto che tecnica. Solo che anche lo stesso quotidiano in rosa, parlando delle finali perse con la Seleccion e con la Juvenutus, a Cardiff, riconosce come Gonzalo «fatichi tremendamente a lasciare il segno quando l’asticella si alza fino a toccare le vette più alte». Ecco come si diventa sacrificabile, fino a dover sperare nel’offerta del Chelsea.

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