I due sembrano amici di vecchia data. Ancelotti dimostra che si è autorevoli anche cantando Oj vita mia. Sarri è un lontano ricordo: Addio multe per mancato rispetto del divieto di fumo.
Sembrano amici di vecchia data
Il Corriere della Sera dedica un articolo alla luna di miele tra De Laurentiis e Ancelotti. Monica Scozzafava scrive che i due “non si erano conosciuti fino alla firma del contratto, una sera di maggio nella sede della Filmauro a Roma. A loro era bastato parlare al telefono per intendersi”.
Oggi sembrano amici di vecchia data.
Stessa passione per il cinema, per le barche e gli elicotteri. Stessa sana e antica abitudine di un cicchetto di grappa dopo cena davanti a un tavolo verde, dove chi immagina partite a bridge o a burraco, deve capitolare sul tressette e la calabresella. A nessuno dei due piace perdere, entrambi inveiscono contro il compagno se l’errore costa la partita.
Anche la passione per la tavola unisce i due. Oltre alla comprensione delle diversità.
Un tecnico dichiaratamente aziendalista
De Laurentiis si ritrova per la prima volta un allenatore dichiaratamente aziendalista. «Ancelotti dimostra che si è autorevoli anche cantando al tavolo dopo cena «‘O surdato nammurato», parlando allo staff con un confidenziale “tu” piuttosto che esigere il “lei”».
E infine il passaggio sul fumo che è scomparsi dall’Hotel Rosatti quartier generale dell’hotel di Dimaro.
Nuvole di fumo scomparse nell’hotel Rosatti, posacenere finalmente lindi. Nessuno dei due ama troppo le sigarette, ma ad Aurelio erano dovute piacere, per tre anni. Aveva pagato multe salate in molti posti, dove il suo ex allenatore aveva ignorato il divieto. E nella suite di Carletto a Dimaro anche i materassi sono stati cambiati: l’odore di fumo si era impregnato. Vissero felici e contenti? Troppo presto per dirlo in luna di miele.
