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Tuttosport e il sondaggio anti-Allegri: il partito “No-Max” tocca quota 53%

I tifosi bianconeri che hanno interagito con il quotidiano torinese tendono verso l’esonero. Il paradosso riguarda il nome dei sostituti: oltre a Simone Inzaghi, ci sono Klopp e Pochettino.

Tuttosport e il sondaggio anti-Allegri: il partito “No-Max” tocca quota 53%
Photo Matteo Ciambelli

Lo strano destino di un vincente

Ne abbiamo scritto qualche tempo fa. Massimiliano Allegri è un tecnico che vive una situazione stranissima, stretto nella morsa di una tifoseria che non lo ama. E che molto spesso non lo manda a dire. Oggi, per esempio, che la situazione è abbastanza complicata e la tensione è palpabile, Tuttosport se ne esce con un sondaggio sul futuro del tecnico. I tifosi juventini che hanno interagito col quotidiano torinese hanno bocciato il tecnico livornese. Quota percentuale di coloro che vorrebbero esonerarlo: 53%. Come cambiano le cose dopo due risultati negativi. L’hanno definito il partito “No-Max”.

Leggiamo: «La frenata nelle ultime due giornate, come racconta il sondaggio su tuttosport.com, ha portato la maggioranza a chi ne chiede l’allontanamento. L’allenatore livornese partiva già da una solida base contraria, visto che sono sempre stati parecchi gli scontenti del suo operato, neppure convinti dall’accoppiata scudetto-Coppa Italia nelle ultime tre stagioni e da due finali di Champions League. Perse sì, ma contro Barcellona e Real Madrid. E oggi l’eliminazione nella stessa competizione europea ai quarti, il pareggio di Crotone e il ko interno col Napoli hanno aggiunto valori negativi, nonostante in campionato la Juventus sia ancora in testa e nonostante la quarta finale di Coppa Italia raggiunta».

Gli eventuali sostituti

Quello che abbiamo appena scritto, in pratica. Ci sono tanti tifosi bianconeri che, nonostante i successi, non sono riusciti (non hanno voluto) apprezzare Allegri. E ora sembrano pronti a spingere per la successione. Il paradosso sta nel nome dei sostituti, almeno la lista indicata da Tuttosport. C’è Simone Inzaghi, che appartiene ad un’ideologia calcistico-culturale vicina alla tradizione bianconera. Ma poi ci sono Pochettino e Klopp, due tecnici di idee lontanissimi da background storico che si respira tra Torino, Vinovo, Villar Perosa. Gente che pensa prima a “giocare bene” – anche se in modo diverso – e poi a “vincere”. Basti pensare agli zero trofei in carriera alzati al cielo da Pochettino, eliminato proprio dalla Juventus in Champions League con una partita di assoluto cinismo. E/o all’ultimo successo certificato di Klopp, anno di grazia 2014. Ed era una Supercoppa di Germania. L’ultima competizione “di peso” portata a casa è la Bundesliga del 2012.

In tutto questo, c’è il contratto dello stesso Allegri. Che, come ricorda lo stesso Tuttosport, scade 2020 e vale 7 milioni a stagione. Un esonero sarebbe «sanguinoso» dal punto di vista economico, quindi la soluzione “proposta” dai lettori non è proprio semplicissima. Esattamente come la sua Juventus, Allegri ha ancora il destino nelle sue mani. Esattamente come la sua Juventus, Allegri ha assaggiato per la prima volta dei malumori veri da parte del tifo. Dopo il giorno del suo arrivo, molto criticato – eufemismo – era filato tutto quasi liscio. Ora vediamo come andrà.

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